È ancora possibile, nel 2020, fare dei contratti di collaborazione co.co.co.?

È ancora possibile, nel 2020, fare dei contratti di collaborazione co.co.co.?

Certo, è possibile stipulare un contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.), avendo cura di prevedere le seguenti specifiche:

  • La professionalità, oggetto del contratto, deve essere medio-alta
  • Il contratto non deve avere ad oggetto l’ordinaria attività d’impresa, ma dev’essere caratterizzato da “specificità” differenziandosi da essa
  • Il collaboratore deve gestire autonomamente le modalità di esecuzione della prestazione lavorativa (no etero-organizzazione da parte del committente)
  • Non vi deve essere alcun assoggettamento al potere organizzativo, direttivo
  • Possibilmente, evitare l’uso di mesi di lavoro del datore di lavoro
  • Evitate una “retribuzione” fissa mensile
  • Nell’accordo non dovrà essere specificato alcun orario di lavoro fisso e continuativo

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Roberto Camera
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Esperto di Diritto del Lavoro e relatore in convegni sulla gestione del personale. Ha creato, ed attualmente cura, il sito internet http://www.dottrinalavoro.it in materia di lavoro. (*Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza)

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