Durante la cassa integrazione i lavoratori hanno diritto di chiedere le ferie?

Durante la cassa integrazione i lavoratori hanno diritto di chiedere le ferie?

Durante la cassa integrazione, per chiusura dell’azienda, i lavoratori hanno diritto a chiedere le ferie?

L’esercizio del diritto sembra non esserci in caso di sospensione totale dell’attività lavorativa, ovvero nell’ipotesi di CIG a zero ore, in quanto non sussiste il presupposto della necessità di recuperare le energie psico-fisiche cui è preordinato il diritto alle ferie. Detto diritto potrà essere posticipato al momento della cessazione dell’evento sospensivo, coincidente con la ripresa dell’attività produttiva. (Min. Lavoro interpello n. 19/2011).

Di seguito un estratto dall’interpello n. 19/2011 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali:

[…] Nello specifico, in caso di sospensione totale dell’attività lavorativa, ovvero nell’ipotesi di CIG a zero ore, non sembra sussistere il presupposto della necessità di recuperare le energie psicofisiche cui è preordinato il diritto alle ferie. Si può sostenere, pertanto, in risposta ai primi due quesiti avanzati, che l’esercizio del diritto in questione, sia con riferimento alle ferie già maturate sia riguardo a quelle infra – annuali in corso di maturazione, possa essere posticipato al momento della cessazione dell’evento sospensivo coincidente con la ripresa dell’attività produttiva. Tale soluzione appare in linea con le ipotesi derogatorie richiamate dalla circolare menzionata, in quanto nella fattispecie concreta si riscontri l’effettiva sussistenza delle esigenze aziendali richieste espressamente dall’art. 2109 c.c. Si ritiene, altresì, che le suddette necessità imprenditoriali potrebbero non giustificare, invece, un eventuale differimento di concessione delle ferie, residue ed infra-annuali, nelle ipotesi di CIG parziale. Ciò in quanto, in tali circostanze, deve comunque essere garantito al lavoratore il ristoro psico-fisico correlato all’attività svolta, anche in misura ridotta[…]

Per maggiori informazioni leggi anche:

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Il sostegno al reddito da lavoro dipendente e la sospensione dei licenziamenti: il punto sulle nuove disposizioni per datori di lavoro e dipendenti

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Roberto Camera
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Esperto di Diritto del Lavoro e relatore in convegni sulla gestione del personale. Ha creato, ed attualmente cura, il sito internet http://www.dottrinalavoro.it in materia di lavoro. (*Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza)

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222 Commenti

  1. Buonasera,
    sono in cassa integrazione a zero ore, lavoro saltuariamente alcune mattine a chiamata, ho lavorato 20 ore a febbraio e venti ore a marzo e le due buste sono praticamente uguali, col pagamento delle ore lavorate, ma a a marzo figurano tre giorni di ferie fruite, presumo per i giorni 29, 30 e 31 non coperti dalla cassa integrazione.
    Le chiedo se la ditta non avrebbe dovuto pagarmi questi tre giorni.
    La ringrazio in anticipo e la saluto.

    • Roberto
      Aprile 13, 21:38

      Probabilmente l’azienda aveva terminato le 12 settimane di cassa integrazione e non è riuscito a coprire, con l’ammortizzatore sociale, i 3 giorni di fine marzo. Dal 1° aprile ha, poi, potuto utilizzare la CIG Covid prevista dal decreto Sostegni.

  2. Angela
    Aprile 10, 09:11

    Buongiorno Dott.
    Sono stata messa in cig a covid a 0 ore da marzo 2020, ad oggi. In ufficio siamo 2 dipendenti inserite nella stessa categoria ma da luglio 2020 solo l’altra dipendente è tornata a lavoro. Non vi è rotazione. È legale questo?
    Inoltre, essendo che la cig covid non copre i giorni festivi, da Dic/2020 l’azienda ha deciso unilateralmente di usufruire delle mie ore di ex fest e rol accumulati dal 2018 ad oggi. Il mio CCNL di pulizie e artigianato, all’art 21 e 23, dice che se non usufruite entro il 31 gennaio dell’anno successivo devono essere pagati in busta paga. Io non ho mai usufruito delle mie ore di Rol, l’azienda non le ha pagate dicendo che avrebbe saldato alla fine del rapporto di lavoro. Ma adesso le vuole usare per coprire i giorni di festività non coperte dalla cig. L’azienda ha solo riferito che le ore che sta usando sono riferite alla percentuale che può essere usata a discrezione dell’azienda ma sul CCNL non ho trovato nulla in merito. A dicembre 2020 mi sono state tolte 32 ore ex fest mentre quelle maturate nel 2020 era solo di 7 ore. Tutto ciò lo trovo molto discriminante nei miei confronti, anche perché a differenza degli altri dipendenti sono l’unica ad aver accumulato ore di permesso mentre tutti gli altri ne hanno usufruito e a marzo 2020 i contatori erano persino in negativo sia di ferie che di ore di permesso.
    Chiedo consiglio su come comportarmi e se posso contestare l’uso delle ore di permesso accumulate antecedente il 2020.
    Cordiali saluti

    • Roberto
      Aprile 13, 21:41

      Per quanto non sia previsto nulla per quanto riguarda la CIG Covid, è normale che avvenga una rotazione tra lavoratori che hanno le medesime mansioni. Questo comportamento potrebbe essere considerato discriminante da un giudice del lavoro. Per quanto riguarda i rol e le ex festività, bisognerebbe leggere il Ccnl. Le consiglio di rivolgersi ad un sindacato di categoria, evidenziando le varie questioni.

  3. Marco
    Aprile 09, 02:31

    Buongiorno, sono un dipendente a tempo indeterminato di un hotel e sono in cassa integrazione da un anno. 6 mesi fa l’hotel ha fatto un tentativo di riapertura e dopo un mese di lavoro (3 turni totali) ho preferito rimanere in cassa integrazione poiché il numero di ore era esiguo. Ora sembra che vogliano riprovare ad aprire. Possono obbligarmi a rientrare a lavoro (sono attualmente all’estero) o posso continuare a dire che preferisco rimanere in cassa integrazione? Cosa dice la legge? Specifico che la mia azienda avendo 4 hotel e riaprendone uno (e chissá per quanto visti i tempi che corrono) ha molti receptionist e non é fondamentale che sia presente io nello specifico (esempio come successe 6 mesi fa). Pare che la cassa integrazione sia stata confermata fino a fine anno. Fino a quando potrei “appellarmi” ad essa ed evitare di rientrare a lavoro? Grazie in anticipo per la sua preziosa risposta!

    • Roberto
      Aprile 10, 13:05

      Purtroppo la decisione sul periodo di cassa integrazione e sul personale che ne potrà fruire è esclusivamente in capo al datore di lavoro, il quale organizza l’attività lavorativa. Può solo provare a chiedere di restare in cassa, ma senza alcun obbligo per l’azienda.

  4. Marco M.
    Aprile 08, 17:10

    Buongiorno, sono in cassa CIGO da aprile 2020. Ad oggi ho lavorato solo 2 settimane, mentre altri stanno lavorando regolarmente.
    L’azienda ha confermato che vuole eliminare il 40% dei dipendenti. Volevo fare due domande:
    Si può chiedere il risarcimento per mancata turnazione?
    Posso accettare una altro posto di lavoro a tempo determinato fino al 30 giugno sospendendo la cassa e mantenendo il contratto con l’azienda dove sono assunto a tempo indeterminato? Ho provato a contattare l’ufficio del personale e mi hanno detto che non si può, e vogliono l’articolo di legge che dice il contrario.
    Grazie in anticipo per la cortese risposta.
    Marco

    • Roberto
      Aprile 10, 13:08

      1. per quanto non sia previsto dalla normativa di riferimento, l’azienda deve provvedere alla rotazione dei lavoratori in cassa (a parità di mansioni). Può chiedere ciò alla azienda, anche per il tramite dei sindacati;
      2. sì, è possibile sospendere la cassa qualora il lavoratore stipuli un contratto a termine con un’altra azienda. guardi la circolare 107/2010 dell’Inps.

    • Andrea
      Aprile 14, 23:00

      Salve sono in cig da marzo oltre che il mio datore di lavoro deve darmi assegni familiari arretrati da un anno il suo commercialista ha detto dato che lui è capitato un mese che non voleva fare la cig quegli assegni non vengono pagati e vero? E legale questa cosa?

  5. Fiorella
    Aprile 07, 12:27

    buongiorno,
    saprebbe gentilmente rispondermi a questo dubbio: è possibile andare all’estero per una settimana durante la cassa integrazione? visto che mi viene negata la possibilità di prendere ferie quando si rientrerà a lavoro (tra un paio di mesi) grazie in anticipo.

    • Roberto
      Aprile 10, 13:17

      Attenzione ad andare all’estero, perchè al rientro potrebbe essere prevista la quarantena e se l’azienda termina la cassa integrazione poi le richiederà la prestazione lavorativa.

  6. Fiorella
    Aprile 07, 12:26

    buongiorno,
    saprebbe gentilmente rispondermi a questo dubbio: è possibile andare all’estero per una settimana durante la cassa integrazione? visto che mi viene negata la possibilità di prendere ferie quando si rientrerà a lavoro (tra un paio di mesi) grazie in anticipo.

  7. Roby
    Aprile 02, 18:09

    Buonasera Dottore,
    vorrei un’informazione , sono in cassa integrazione mista (a zero ore per tre settimane e a metà ore per una settimana) , volendo dare le dimissioni come dovrei comportarmi con il preavviso (dovrei dare 45 giorni)?
    Io penso di doverlo dare “mettendomi” a disposizione del datore di lavoro…… poi sarà lui a decidere se richiedere o meno la mia prestazione lavorativa.
    Qual’ è la Sua opinione in merito?
    Grazie

    • Roberto
      Aprile 06, 21:57

      Se, per i prossimi mesi ha già evidenza della cassa integrazione che farà l’azienda, potrebbe limitare il preavviso al solo periodo di attività, riducendo, in proporzione il preavviso.

  8. Maurizio
    Aprile 01, 00:52

    Buonasera, Sig: Roberto lavoro in una ditta privata da 18 anni qualifica commesso assicurato a tempo pieno indeterminato sposato con famiglia tutto in regola con circa 40 anni di lavoro con altra azienda , attualmente ci sono altri 2 dipendenti molto più giovani di me e non sposati assicurati contratto par-time di 25 ore settimanali da circa 5 anni. Lo stato con il nuovo decreto legge si può usufruire per la cassa integrazione Gig in deroga dal 1 Aprile 2021 a Dicembre 2021 di altre 28 settimane. Il datore di lavoro a deciso di farci fare 2 settimane a testa a rotazione la Gig , pur sapendo che ho famiglia e a carico con 2 figli, ho chiesto di farne 1 settimana al mese di Gig anziché di 2 sempre a rotazione anche perché mi comporta una riduzione della retribuzione, è possibile che il datore di lavoro possa decidere di farci fare le 2 settimane a testa uguali agli altri 2 colleghi. Lo scorso anno 2020 da Giugno in poi ci sono state altre 12 settimane Gig i 2 colleghi anno usufruite la cassa integrazione e io sempre presente a lavoro normale senza Gig. C’è una legge che mi obblica a fare 2 settimane come gli altri 2 colleghi? Grazie

    • Roberto
      Aprile 02, 15:38

      Non esiste, nella legge di riferimento (DLvo 148/2015) una norma che disponga ciò. E’ buona norma che vi sia una rotazione tra i lavoratori che vanno in CIG, ciò al fine di evitare disparità di trattamento. Probabilmente è lo stesso datore di lavoro che lo ha predisposto nell’informativa rivolta ai sindacati.

  9. Giamste
    Marzo 21, 16:30

    Buonasera,
    Da dicembre 2020 sono in cassa integrazione a 0 ore.
    Da fine gennaio 2021 il datore mi sta chiamando a lavoro per qualche ora “a singhiozzo” sparsa qua e la, chiamandomi la sera prima per la mattina e la mattina per il pomeriggio.
    Considerando che comunque sono in cassa integrazione appunto a 0 ore e che il preavviso che continua a darmi è minimo, posso rifiutare la prestazione al lavoro? Chiedo perché spesso e volentieri, dato il poco preavviso, non riesco effettivamente a presentarmi.

      • Franco
        Aprile 07, 13:19

        Buongiorno la mia domanda è nella cassa cigo a rotazione il datore di lavoro deve esporre una turnazione o dichiararla?
        E se si quanto tempo prima?

        • Roberto
          Aprile 10, 13:18

          Non esiste una espressa previsione di legge in materia. E’ possibile che la rotazione sia stata prevista all’interno della informativa comunicata ai sindacati, prima dell’avvio della CIGO.

  10. Lucia
    Marzo 12, 12:53

    Buongiorno, mi scusi ma sono solo piu’ confusa.
    Cerco di essere piu dettagliata. Datore di lavoro, luogo di lavoro, contratti e dipendenti rimangono sempre gli stessi. Cio’ che è cambiato sono cnnl,P.IVA e ragione sociale.
    Non essendoci stati licemziamenti le buste paga dovrebbero riportare la data della vecchia assunzione, cioe del contratto originale. E’ legale invece che sulle buste la data assunzione sia stata aggiornata alla data del conferimanto? Si o no?
    Per quanto riguarda l’applicabilita’ dell’ articolo 2112 c.c.( riportato sulla lettera del conferimento) l’anzianita di servizio non dovrebbe andare di paripasso con la data di assunzione?
    La ringrazio infinitamente per la sua disponibilita’.
    Saluti

    • Roberto
      Marzo 26, 17:18

      Certo, con l’art. 2112 cc. l’azienda che subentra acquisisce i lavoratori con l’anzianità originale.

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