Il mondo del lavoro: i cambiamenti post pandemia

Il mondo dopo il 2020 non sarà più lo stesso. L’arrivo della pandemia ha stravolto le abitudini di milioni di cittadini, costringendo diverse nazioni a riadattarsi ad una nuova normalità. La trasformazione del mondo del lavoro è parte fondamentale dell’evoluzione dei modelli sociali ed economici innescata dalla pandemia.

In Germania, ad esempio, per tutelare chi lavora da casa sono intenzionati ad istituire un indennizzo di 5 euro al giorno per un massimo di cento giorni.

Il cambiamento influenzerà sia il modo di lavorare sia lo stare insieme. A tal proposito anche Bill Gates, il fondatore di Microsoft, si è espresso in modo chiaro:

“Ci chiediamo spesso – ha detto Gates – quando torneremo a una vita normale. Ma non ci siamo chiesti a sufficienza cosa può essere considerato “normale” dopo un periodo come quello che stiamo vivendo, che di normale ha ben poco”. 

Gates ha poi proseguito dicendo:

“Oggi, una buona parte degli impiegati utilizza lo smart working che permette di lavorare da casa senza raggiungere il posto di lavoro. Ciò contribuisce al 50% dei viaggi in meno diminuendo traffico urbano, ferroviario e aereo. La mia previsione è che la metà dei viaggi di lavoro (business travel) sparirà, così come passeremo oltre il 30% dei giorni in meno in ufficio”.

Il mondo del lavoro stava già subendo dei cambiamenti, anche prima della pandemia, grazie all’innovazione introdotta attraverso l’uso di strumenti digitali e di welfare. Gli eventi accaduti durante tutto il 2020 hanno soltanto accelerato un processo già in corso.

Secondo lo studio The voice of the European workforce 2020 di Deloitte, che ha raccolto più di 10.000 opinioni di lavoratori in sette paesi europei, gli addetti ai lavori non hanno avuto particolare difficoltà ad adeguarsi alle novità. Ben l’85% degli italiani ha dichiarato che è stato facile adattarsi al lavoro da remoto e che l’incremento dell’autonomia che ne è derivato non sia stato un particolare problema.

L’ambiente lavorativo dopo la pandemia richiederà nuove competenze: il 66% degli intervistati italiani ha indicato la capacità di adattarsi, di lavorare in team e di pensare in modo creativo come le tre capacità più rilevanti nel mondo post-covid.

Il mondo del lavoro è in piena evoluzione e i lavoratori sono consapevoli e pronti per questo importante cambiamento.

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