Ho effettuato un licenziamento disciplinare in data odierna. Qual è la data di decorrenza del licenziamento e la data di comunicazione al Centro per l’Impiego?

Ho effettuato un licenziamento disciplinare in data odierna. Qual è la data di decorrenza del licenziamento e la data di comunicazione al Centro per l’Impiego?

La risoluzione del rapporto di lavoro dovrà avere, come decorrenza, la data di inizio della procedura disciplinare (data di contestazione), salvo che non sia stato effettuato il periodo di preavviso. La norma di riferimento è l’articolo 1, comma 41, della Legge n. 92/2012 (le allego uno stralcio). Per quanto riguarda la decorrenza della data di comunicazione al Centro per l’Impiego, questa è la data di ultimo giorno di lavoro.

articolo 1
41. Il licenziamento intimato all’esito del procedimento disciplinare di cui all’articolo 7 della legge 20 maggio 1970, n. 300, oppure all’esito del procedimento di cui all’articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, come sostituito dal comma 40 del presente articolo, produce effetto dal giorno della comunicazione con cui il procedimento medesimo è stato avviato, salvo l’eventuale diritto del lavoratore al preavviso o alla relativa indennità sostitutiva…

Autore

Roberto Camera
Roberto Camera 513 posts

Esperto di Diritto del Lavoro e relatore in convegni sulla gestione del personale. Ha creato, ed attualmente cura, il sito internet http://www.dottrinalavoro.it in materia di lavoro. (*Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza)

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88 Commenti

  1. Fede93
    Luglio 04, 23:17

    Salve. Mi ritrovo in una situazione un po’ incasinata. Sono iscritto da 2 anni dal sindacato CIGL e ho avuto PIÙ problemi subito dopo. Inizia la serie di contestazioni disciplinari di quale molte INVALIDE.
    Mi sono iscritto perché ho avuto problemi al ginocchio 3 anni fa ed ero da 3 mesi in malattia con certificato. Non mi stavano pagando e mi ci sono ritrovato costretto.
    A distanza di 3 anni e una decina di contestazioni, siamo arrivati al limite, andando a chiedere di riqualificare la mansione e retribuzione perché stavo facendo altro di più impegnativo, la risposta è stata spostarmi in un’altra sede dove non conoscevo nessuno e ovviamente sostituendomi con uno di li, quindi senza rafforzamento.
    In quella sede poi ero sottoposto a stress per le telecamere che avevo in testa, accese, mentre lavoravo. Ho anche filmato la telecamera con infrarossi accesi a luce della stanza spenta e appena accendevo la luce della stanza, codesti infrarossi della telecamera si spegnevano.
    Ho saputo da altri colleghi che ha ottenuto l’iscrizione da un sindacato e dall’ispettorato di lavoro per far rimanere le telecamere. Ma mi risulta che queste telecamere non devono essere accese negli orari di lavoro.
    Ho perso la pazienza e ho oscurato la telecamera con delle robe materiali e sono stato sospeso dal lavoro fin a che il problema non venisse risolto. Abbiamo ottenuto il pagamento dei 15 giorni perché non ha neanche chiesto di ascoltare giustificazioni e ha chiuso la contestazione per 3 gg di sanZione.
    Sono stato in malattia per 6 mesi per stato ansioso depressivo, seguito da psichiatra pubblico ASL e ho tutti i documenti che attestano.
    A distanza di sei mesi ritorno, mi faccio fare visita medica dal loro dottore di lavoro e passo, mi dà l’idoneità.
    Lunedì mi manda licenziamento a casa per questa storia della telecamera con effetti al giorno della contestazione.
    Sono andato a chiedere la naspi e il tipo del patronato mi ha detto che sicuramente mi chiameranno per verificare. Ho lavorato 10 anni circa con quest’azienda. Ho diritto alla naspi???

    • Roberto
      Luglio 09, 08:37

      Innanzitutto, Lei ha diritto alla NASPI. Per quanto riguarda le altre situazioni, Le consiglio di rivolgersi ad un sindacato per impugnare il licenziamento, in quanto ritengo che vi siano degli elementi da valutare circa l’uso delle telecamere e la motivazione addotta dal datore di lavoro per il licenziamento.

  2. Buongiorno Dottor R. Camera sono Giuseppe autoferrotranviere 62 anni , 25 anni di anzianità con medesima ditta ( 37 anni di contributi versati Inps ), azienda trasporto passeggeri mi ha licenziato per raggiunti limiti di età pensionistici, io ritengo in maniera ILLEGALE in quanto in tutte le sentenze che ho consultato è assoluta discrezionalità del lavoratore privato di decidere quando andare in pensione ovvero fino al tetto massimo obbligatorio imposto da Inps degli almeno 67 anni di età e di almeno 20 anni di contributi, ho ricevuto licenziamento con lettera R.R. il giorno 06 maggio 2021, la lettera è datata 03 maggio 2021, con preavviso di 15 gg a decorrere dal 06 maggio 2021, il rapporto di lavoro è cessato in data 21 maggio 2021 con comunicazione dell’azienda ad UNILAV in data 21 maggio 2021. Le chiedo cortesemente : quale è il termine ultimo per presentare opposizione, impugnazione del licenziamento ? Il giorno di ricevimento della lettera del licenziamento cioè il 06 maggio 2021 oppure la data di cessazione del rapporto di lavoro , ultimo giorno 21 maggio 2021 essendomi stato irrogato un preavviso di 15 gg. La ringrazio per eventuale risposta.

    • Roberto
      Luglio 09, 08:33

      I 60 giorni per impugnare il licenziamento partono dalla data in cui ha ricevuto la lettera di licenziamento.

  3. Kris
    Giugno 23, 15:06

    Buonasera, per quanto riguarda il blocco dei licenziamenti sino al 30 giugno 2021, se devo effettuare il licenziamento come data devo inserire giorno 30 giugno o 01 luglio?se voglio far finire il contratto il 30 giugno e dovendo indicare come data 01 luglio nel libro unico sarò costretta a mettere ferie o assenza? Grazie

    • Roberto
      Giugno 27, 21:25

      La decorrenza dovrà essere successiva al 30 giugno. Si ricordi che c’è anche il preavviso da dare al lavoratore o la relativa indennità.

  4. Didi2304
    Maggio 01, 08:09

    Salve… il mio ragazzo da inizio febbraio, per una serie di problemi di famiglia, non si è più presentato a lavoro. In accordo con l’azienda ha atteso il licenziamento pervenuto poi il 5 marzo tramite una loro lettera a cui lui ha risposto accettando. A fine marzo procediamo con iscrizione al cpi e con la domanda per la naspi. In questi giorni però ci contatta l’INPS per due volte per un’incongruenza di date… ovvero la lettera del 5 marzo ed anche poi quella del 22 marzo segnalata sull’UNILAV non corrispondono con la data effettiva del versamento dei contributi che risale addirittura al 7 febbraio. Premettendo che per i mesi di febbraio e marzo ha ricevuto le ultime spettanze ed anche le buste paga…. sulle quali però risulta esserci una data di sospensione relativa all’8 febbraio fino poi alla data di cessazione del lavoro… possibile che dall’inizio del problema l’azienda non abbia più versato i contributi? Ed in questo caso come si può risolvere visto che se le date non corrispondono l’INPS continuerà a rifiutare la domanda per la naspi?

    • Roberto
      Maggio 03, 21:42

      Probabilmente l’azienda ha considerato ingiustificata l’assenza del suo compagno e ha inserito la voce paga “aspettativa non retribuita”, con ciò evitando di pagare anche i contributi. Vada da un sindacato, affinchè intervenga nei confronti dell’azienda, al fine di far versare almeno i contributi previdenziali.

  5. Giorgio
    Marzo 17, 12:52

    Buongiorno, chiedo consiglio.
    Ho in essere un contratto di lavoro a tempo determinato per un anno:
    (da ott-2020 a set-2021 – impiegato 3°liv CCNL terziario commercio)
    Tuttavia dal 15/02/2021 decido da non recarmi più nel posto di lavoro con l’obiettivo di farmi licenziare, ottenere lo status di disoccupazione e quindi richiedere la NASPI.
    Ad oggi (17/03/2021) però non ricevuto comunicazione di licenziamento.
    L’azienda ha provveduto alle seguenti azioni:
    raccomandata 17/02/2021 lettera di contestazione disciplinare per assenza ingiustificata
    raccomandata 03/03/2021 irrogazione di sanzione disciplinare ex art. 7, L.300/70
    multa pari all’importo di quattro ore
    raccomandata 03/03/2021 contestazione disciplinare per prolungata assenza ingiustificata dal lavoro
    mi intimano di fornire giustificazioni entro 5giorni
    12/03/2021 mi bonificano 200€ credo relativi alla mensilità di febbraio (ma per ora non ho ricevuto la busta paga di febbraio)

    Potrei dimettermi per giusta causa visto che il pagamento dei 200€ è un corrispettivo inferiore a quello avrei dovuto percepire avendo lavorato dal 01/02/2021 al 12/02/2021 ?
    Oppure cos’altro potrei fare per ottenere la NASPI ?
    Se non mi dovessero licenziare, posso pretendere di essere pagato come se lavorassi ? (in busta paga figuro in SMART WORKING). Grazie

  6. Fra
    Dicembre 05, 09:02

    Buongiorno, avrei un paio domanda. Il mio titolare è venuto a mancare il 28 novembre. Sua moglie, dopo averci assicurato più volte che intendeva continuare l’attività, ha deciso di chiudere, cosa che abbiamo saputo solo per vie traverse. Noi siamo a casa dal 30 e aspettiamo un incontro con il commercialista per ricevere la lettera di licenziamento. Quello che vorrei sapere è:
    ci spetta il periodo di preavviso? E se si, deve essere pagato pur non avendolo lavorato?
    la lettera di licenziamento che ci verrà data avrà data 30 novembre, è legale che ci venga consegnata a mano probabilmente l’11 dicembre?
    Grazie mille

    • Roberto
      Dicembre 09, 22:03

      Sì, vi spetta il preavviso ovvero, in questo caso, l’indennità di preavviso. Sì, se ci sono state delle problematiche legate al datore di lavoro.

      • Kan
        Aprile 01, 18:44

        Salve.
        Mi è arrivato in data 11/1/21 una contestazione di infrazione per assenza ingiustificata dal 28/12/20.
        Il giorno 22/1/21 mi è arrivata la lettera di licenziamento.
        Ho fatto richiesta online per la Naspi il giorno 9/3/21 nel quale era scritto licenziamento per giusta causa in data 26/1/21
        Ora in data 22/3/21 l’Inps richiede documenti aggiuntivi tra cui la lettera di licenziamento e indennità di preavviso Ev 20/3/21
        Ora, non capisco cosa devo dimostrare: (indennità di preavviso Ev 20/3/21) non saprei proprio che documento inviare all’INPS?
        Puo aiutarmi?

        • Roberto
          Aprile 06, 22:00

          Deve fornire all’INPS la lettera di licenziamento ricevuta il 22 gennaio e l’ultima busta paga dove viene evidenziato che non ha ricevuto alcuna indennità di preavviso, in quanto il licenziamento è avvenuto per giusta causa.

  7. David
    Novembre 20, 23:45

    Io ero in congedo straordinario legge 104 la mia azienda ingaggia un’investigatore privato,dopo 8 mesi dell’accaduto l’azienda mi invia una lettera disciplinare dove mi contesta che invece di assistere il disabile facevo tutt’altro,dopo 6 giorni della mia risposta l’azienda mi licenzia dicendomi che da quando hanno acquisito gli atti sono stati tempestivi nel licenziarmi dopo 8 mesi

    • Roberto
      Novembre 28, 11:55

      La durata dell’indagine effettuata dall’azienda deve essere rapportata alla complessità dell’evento da attenzionare. Solo un giudice potrà valutare se è rispettato il principio di immediatezza nell’emissione della contestazione disciplinare.

  8. John
    Novembre 12, 17:03

    Buongiorno,

    vorrei farle una domanda in merito al blocco dei licenziamenti.
    Sono bloccati sia i licenziamenti collettivi che quelli individuali per tutti fino a marzo 2021 o solamente per le aziende che hanno utlizzato la seconda parte della cassa integrazione?

    Grazie mille

  9. Maria
    Agosto 31, 03:45

    Buonasera,
    Io lavoro in un Grande Azienda da 11 anni. Per il problema covid sono rimasta senza babysitter e non ho potuto presentarmi dal lavoro 3 giorni a seguito nonostante il mio retail manager sapeva che non rientravo per il mio motivo familiare. Ho avvisato che non rientravo ma loro mi hanno messo in turni lo stesso e dopo 1settimana ricevo una lettera di richiamo. Ma purtroppo non ho fatto in tempo a rispondere entro 5giorni. La lettera mi è arrivata il 4 agosto e sono riuscita a rispondere il 11 agosto perché non avevo visto la raccomandata. Il 21 agosto ho ricevuto un LICENZIAMENTO PER GIUSTA perché non hanno accettata la mia lettera di raccomandata A/R. Mi hanno uccisa essendo una mamma di 7anni e difficile con tante spese. Ma la mia domanda è loro mi possono licenziare anche se mi è arrivata solo una lettera di richiamo dopo 11 anni e la prima lettera che ricevo poi subito Licenziamento 🙁 sinceramente vorrei fare una causa ma faccio bene? Ho il diritto di chiedere disoccupazione? Dopo questo licenziamento loro mi pagano solo il mese di agosto? Grazie mille.. Spero di ricevere risposta da lei Signore Roberto. Buonaserata

    • Roberto
      Settembre 03, 11:39

      E’ il caso che Lei porti tutta la documentazione ad un sindacato di categoria, in modo che possano verificare la corretta sequenza del procedimento disciplinare, per valutare eventuali inadempienze. Da quello che ho capito la prima lettera è la contestazione (che non dovrebbe contenere un richiamo) e la seconda il licenziamento. Va valutata anche la possibile difesa, per vedere se è stata resa effettiva dall’azienda.
      Qualora venga verificata una procedura errata o una sproporzione tra violazione e sanzione, può avviare un Collegio di conciliazione e artibtrato, tramite l’ispettorato del lavoro.
      Nel frattempo può fare richiesta di NASPI.

  10. Enrica
    Agosto 07, 15:17

    Buongiorno
    in data 7/1/2020 venivo licenziata con decorrenza immediata dal posto di lavoro. Il CCNL prevede che il preavviso decorre dal giorno 16 del mese. Nella busta mi sono stati pagati i giorni sino al 7 più i 20 giorni di preavviso. Volevo chiederle ma i giorni dall’8 al 15 mi dovevano essere pagati in busta visto che la decorrenza del preavviso era dal giorno 16? E questi giorni sono da retribuire con la paga sindacale o come mi hanno detto devono essere considerati come preavviso e pertanto contando anche la domenica e la paga maggiorata della 13ma e 14ma?
    Grazie per la risposta

    • Roberto
      Agosto 11, 09:34

      Innanzitutto va verificato il motivo del licenziamento (giusta causa o giustificato motivo soggettivo). In caso di giusta causa, non va rispettato il termine contrattuale ne, tantomeno, il preavviso.In caso di licenziamento per motivi soggettivi, la decorrenza alle scadenze indicate dal Ccnl va valutata anche in base ai motivi: disciplinari o oggettivi. E’ possibile che il Ccnl preveda la decorrenza del preavviso va applicata al solo GMO. In caso negativo, il preavviso va pagato dal 16. Anche per quanto riguarda il tipo di retribuzione da calcolare, va verificato quanto specificato nel Ccnl.

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