Fruizione di permessi retribuiti a dipendente tutore di minore?

Roberto Camera risponde alle domande degli utenti

Fruizione di permessi retribuiti a dipendente tutore di minore?

Un lavoratore chiede la fruizione di permessi retribuiti quale tutore di minore straniero non accompagnato. Solo obbligato a concederli?

La legge di stabilità per l’anno 2014 (Legge 190/2014), all’art. 1, comma 181 e ss., ha previsto la creazione di un Fondo per rimborsare i costi sostenuti dalle aziende per i permessi retribuiti concessi ai lavoratori “tutori volontari” di stranieri non accompagnati, ai sensi dell’art. 11, della Legge 47/2017.
Tali permessi retribuiti, previsti dalla Legge 160/2019 (art. 1, comma 882) ammontano ad un totale di 60 ore/anno per tutore.
Il datore di lavoro ha diritto al rimborso di una quota pari al 50% della retribuzione pagata per la fruizione dei permessi richiesti.

Procedura per permessi retribuiti
Questa la procedura per la richiesta dei permessi da parte del lavoratore e la procedura di rimborso a favore del datore di lavoro:

  • Il lavoratore/tutore deve presentare, al proprio datore di lavoro, richiesta di permesso, corredata dal nulla osta del tribunale per i minorenni competente, che valuta la necessità dell’intervento o della prestazione a favore del minore.
  • Il datore di lavoro deve presentare, con il modello allegato, istanza di rimborso alla Prefettura ove ha sede l’azienda.

Per quanto la normativa non abbia previsto nulla in merito, non credo sia possibile rifiutarsi di concedere il permesso.

Autore

Roberto Camera
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Esperto di Diritto del Lavoro e relatore in convegni sulla gestione del personale. Ha creato, ed attualmente cura, il sito internet http://www.dottrinalavoro.it in materia di lavoro. (*Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza)

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