E’ possibile fare due lavori a part time e fino a che orario massimo?

ll cumulo di più rapporti di lavoro part time con più datori di lavoro è possibile, fermo il rispetto dei limiti di orario di lavoro posti a tutela del lavoratore come disciplinati dal D.Lgs. n. 66/2003 (massimo 48 ore la settimana).
A tal fine, anche se non esiste alcun divieto di essere titolari di più rapporti di lavoro non incompatibili, il lavoratore ha l’onere di comunicare ai datori di lavoro l’ammontare delle ore in cui può prestare la propria attività nel rispetto dei limiti
indicati e fornire ogni altra informazione utile in tal senso (vedi circolare Ministero del lavoro n. 8/2005).
Per quanto riguarda la questione relativa al trattamento delle ore che superano le 40 settimanali, queste vanno calcolate in merito al singolo rapporto di lavoro, per cui si ritiene che non si debbono applicare maggiorazioni.
Infine, per quanto riguarda il riposo settimanale, il Ministero del Lavoro con un interpello del 2006 ha confermato che “nelle ipotesi di cumulo di più rapporti di lavoro a tempo parziale con più datori di lavoro, resta fermo l’obbligo del rispetto dei limiti di orario di lavoro e del diritto al riposo settimanale del lavoratore, come disciplinati dal d.lgs. n. 66/2003”.

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Autore

Roberto Camera
Roberto Camera 665 posts

Esperto di Diritto del Lavoro e relatore in convegni sulla gestione del personale. Ha creato, ed attualmente cura, il sito internet http://www.dottrinalavoro.it in materia di lavoro. (*Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza)

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1.185 Commenti

  1. Mirko
    Agosto 26, 00:46

    Buonasera a lei, volevo chiederle se è possibile avere 2 lavori part time che superano le 40 ore ordinarie. Al momento ho in essere un contratto indeterminato a 18 h con flessibilità oraria presso una catena di ristorazione, e mi è stato proposto un lavoro a tempo determinato di un mese a 25 h con orario notturno dal lunedì al venerdì dalle 1 alle 6.
    Volevo sapere se con 2 lavori si può superare le 40 ore ordinarie dato che la normativa mi sembra preveda 48 ore massime ma con straordinari compresi ovvero 40+8 (se non erro). Ed in più per quanto riguarda il riposo di 11 ore consecutive, trattandosi di 2 “mezzi lavori”, vale a partire dall’ultima ora lavorativa dell’ultimo lavoro di giornata? Ovvero se lunedì lavoro dalle 1 alle 6 e dalle 9 alle 12, le 11 ore devono passare dopo le 12 e quindi potrei lavorare dalle 23 in poi giusto? Grazie in anticipo delle risposte e scusi la complessità delle mie domande.

    • Roberto
      Settembre 01, 13:28

      Ha inquadrato bene il problema, che non è tanto la sommatoria dell’orario tra i 2 contratti ma il mancato riposo giornaliero che è di 11 ore tra le 2 prestazioni. In caso di infortunio, l’Inail potrebbe non riconoscerle un indennizzo in quanto potrebbe considerarla colpevole dell’accaduto per la sua volontà di non rispettare lo “stacco” tra le 2 prestazioni.

      • mirko
        Settembre 27, 17:04

        Grazie della risposta, ma quindi chiunque faccia un doppio lavoro non sarà mai in regola dal punto di vista dei riposi? Oppure dovrei fare dalle 1 alle 6 , staccare 11 ore e lavorare dalle 18 alle 22 ? Così passerebbero le 11 ore tra un lavoro e l’altro, però quando alle 1 del giorno successivo rientro a lavoro passano solo 3 ore. Quello che non capisco è se le 11 ore di riposo devono essere considerate tra un lavoro e l’altro o se tra la fine dell’ultimo lavoro giornaliero e quello del giorno successivo.
        Grazie.

  2. Levissima
    Agosto 11, 10:32

    Buongiorno, ho un quesito da porre:
    Ho un contratto uneba verticale saltuario in una clinica privata, nel senso che si interromperà quando il direttore tornerà dall’infortunio e mi viene rinnovato mese per mese. È compatibile con un contratto co.co.co in un’altra struttura pubblica? Grazie

    • Roberto
      Settembre 01, 13:21

      Ritengo di sì, tranne nel caso in cui non venga previsto il contrario nel contratto di collaborazione sottoscritto.

  3. 94Terry
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  4. Fabio
    Agosto 05, 21:03

    Buongiorno Roberto,
    Ho un contratto part time di 16 ore weekend a tempo indeterminato , adesso ho la possibilità di iniziare un altro lavoro full time a tempo determinato , siccome il lavoro part time è sicuro non vorrei lasciarlo subito , a cosa vado incontro se firmo i 2 contratti? Che sanzioni posso avere? le 2 aziende possono avere dei problemi?
    Grazie mille

    • Roberto
      Agosto 07, 16:01

      Teoricamente le 2 aziende potrebbero non sapere l’una dell’altra. Lei potrebbe non vedersi corrisposta una eventuale indennità di infortunio qualora l’Inail dovesse addossare a Lei la responsabilità di un infortunio a causa del fatto che con le 2 attività non ha avuto la possibilità di svolgere i riposi (giornaliero e settimanale) di legge.

  5. malcom
    Luglio 26, 15:42

    salve dottore le scrivo perchè volevo capire se posso fare un secondo lavoro, le espongo il mio caso:
    sono dipendente presso un ASL con contratto a tempo indeterminato full time (36 h)
    quest’ anno mi sono iscritto alle graduatorie scolastiche, qualora dovessero chiamarmi per un contratto di 4 ore settimanali della durata di 9 /10 mesi posso accettarlo?? se le amministrazioni (entrambe pubbliche in questo caso) possono crearmi problemi?
    grazie anticipatamente

    • Roberto
      Luglio 27, 15:07

      Non credo che la cosa sia possibile, avendo un contratto full time per una pubblica amministrazione e, comunque, avrebbe bisogno dell’autorizzazione della sua amministrazione di appartenenza.

  6. germano
    Luglio 21, 12:19

    dottore buongiorno, le scrivo per sapere quale iter devo seguire volendo contestare le disposizioni che l’azienda per cui lavoro mi ha indicato in merito ai giorni di permesso previsti dalla legge 104/92.
    io sono un lavoratore part time verticale e in base a ciò la stessa I.N.P.S. mi ha avvisato del fatto che i giorni nel caso specifico non sono 3 ma devono essere proporzionati in base ai giorni di lavoro effettivi che ho al mese.
    purtroppo, contraddicendo gli stessi risultati forniti dall’I.N.P.S., mi hanno concesso meno giorni poichè facendo i loro calconi hanno preso come validi i calcoli presenti sul sito dell’istituto di previdenza, senza calcolare che da sempre e ad ogni livello la azienda per cui lavoro effettua la cosiddetta “settimana corta”, inutili i miei tentativi di spiegare il malinteso. cosa mi resta da fare? ci sono dei termini ? grazie mille e buona giornata

    • Roberto
      Luglio 24, 18:44

      La cosa più soft è che Lei informi l’azienda, allegando quanto scritto dall’Inps in merito. La cosa più invasiva, qualora l’azienda continui a perseverare, è quella di aprire una vertenza con l’azienda richiedendo il tentativo di conciliazione presso l’Ispettorato territoriale del lavoro.

  7. Marco
    Luglio 18, 17:11

    Gentile Roberto,
    Ho un contratto in scadenza il 31/07 a tempo determinato full time.
    Ho ricevuto una proposta per iniziare in un’altra azienda il 28/07 a tempo determinato full time.
    Per tre giorni devo fare le dimissioni dall’azienda in cui ho il contratto in scadenza per poter essere assunto in quella nuova? (calcolando che in questi tre giorni, nella vecchia azienda, risulto di riposo per due e per uno in ferie).
    Ho fatto i calcoli e non supero le 48 ore di lavoro a settimana e tanto meno ho problemi con i giorni di riposo dato che sabato e domenica rimarrò a casa.
    Grazie mille, offri un ottimo servizio =)

    • Roberto
      Luglio 20, 15:33

      Teoricamente, essendo, quello in essere, un rapporto a full time, non potrebbe svolgere i 2 rapporti in contemporanea, per giunta sempre a full time. Nella pratica, non credo che vi sia una preclusione procedimentale prevista dal Centro per l’impiego per l’avvio di un’altra attività lavorativa, sopratutto con una tempistica così di poco tempo.

  8. FRANCESCO
    Luglio 18, 12:39

    salve ho un quesito da sottoporre…. lavoro full time indeterminato come categoria c in un ente locale…. adesso sto espletando un concorso per d al 33 per cento indeterminato presso un altro ente. Nel caso in cui lo vincessi sarebbe compatibile un part time nel mio ente attuale accettando il contratto al 33 per cento indeterminato presso il nuovo ente?

    • Roberto
      Luglio 20, 15:30

      La cosa sarebbe fattibile esclusivamente in caso di ottenimento del part-time da parte del suo ente e di autorizzazione a svolgere ulteriore attività, quale dipedente, in altro ente pubblico. Provi a sondare la cosa, andando presso l’ufficio del personale del suo ente.

  9. Max
    Giugno 27, 20:19

    Non intendo farlo per sempre ma solo per 8 mwsi per incrementare le mie entrate economiche…posso farlo senza chiedere il part time nell’amministrazione di appartenenza ?

    • Roberto
      Giugno 28, 11:28

      ritengo che qualora la sua amministrazione dovesse venisse a conoscenza della seconda attività potrebbe attivare un procedimento disciplinare nei suoi confronti.

      • Yovanna
        Ottobre 04, 15:40

        Buongiorno,
        Ho un lavoro di 22 ore a tempo indeterminato però sono in cassa d’integrazione ( zero ore) dal 22 febbraio. Adesso mi hanno offerto un’altro lavoro di 30 ore in cooperativa, l’orario di tutti due lavori non se sovrapongono. Cosa devo fare? Se il totale di ore per legge è 48 ed io le faccio 52 “in teoria”. Mi potrebbe acconsigliare per cortesia,
        Grazie mille

        • Roberto
          Ottobre 06, 21:21

          Il massimale di 48 previsto per legge attiene al singolo rapporto di lavoro e non alla somma di più rapporti di lavoro.

  10. Max
    Giugno 26, 00:41

    Salve volevo una delucidazione. ..sono un dipendente pubblico lavoro presso un ASL con contratto a tempo indeterminato full time personale tecnico turnista..posso accettare un contratto a tempo determinato di 4 ore presso una scuola pubblica in qualità di docente ? Posso fare due lavori per due pubbliche amministrazioni? O sarebbe incompatibilità? Grazie anticipatamente

    • Roberto
      Giugno 26, 18:57

      Per lavorare presso un altro datore di lavoro, sia essa una ditta privata o un’altra pubblica amministrazione, deve chiedere l’autorizzazione al part-time presso l’amministrazione di appartenenza, indicando l’altra amministrazione presso la quale intenderà lavorare.

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