E’ possibile fare due lavori a part time e fino a che orario massimo?
ll cumulo di più rapporti di lavoro part time con più datori di lavoro è possibile, fermo il rispetto dei limiti di orario di lavoro posti a tutela del lavoratore come disciplinati dal D.Lgs. n. 66/2003 (massimo 48 ore la settimana).
A tal fine, anche se non esiste alcun divieto di essere titolari di più rapporti di lavoro non incompatibili, il lavoratore ha l’onere di comunicare ai datori di lavoro l’ammontare delle ore in cui può prestare la propria attività nel rispetto dei limiti
indicati e fornire ogni altra informazione utile in tal senso (vedi circolare Ministero del lavoro n. 8/2005).
Per quanto riguarda la questione relativa al trattamento delle ore che superano le 40 settimanali, queste vanno calcolate in merito al singolo rapporto di lavoro, per cui si ritiene che non si debbono applicare maggiorazioni.
Infine, per quanto riguarda il riposo settimanale, il Ministero del Lavoro con un interpello del 2006 ha confermato che “nelle ipotesi di cumulo di più rapporti di lavoro a tempo parziale con più datori di lavoro, resta fermo l’obbligo del rispetto dei limiti di orario di lavoro e del diritto al riposo settimanale del lavoratore, come disciplinati dal d.lgs. n. 66/2003”.
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1.185 Commenti
stella
Agosto 31, 15:57Buongiorno.
Ho un lavoro part time come impiegata nel commercio. Nelle restanti ore della giornata vorrei avviare il lavoro di biologa nutrizionista in libera professione visto che sono una biologa iscritta all’albo. C’ è incompatibilità tra il lavoro da dipendente e il lavoro con p.iva? Verserei i contributi inps come dipendente e all’ente ENPAB come libera professionista. E’ fattibile?
Grazie
Roberto
Settembre 05, 07:49Ritengo che non vi siano incompatibilità tra il lavoro dipendente e quello di libera professionista.
Anna
Agosto 30, 19:11Salve, volevo chiedere un’informazione. È possibile lavorare per un call center la mattina e come promoter il pomeriggio?
Roberto
Settembre 04, 22:10Non esistono incompatibilità tra le due attività, quindi può farli tranquillamente.
Daniele
Agosto 30, 09:29Buongiorno,
ora ho un contratto a tempo ind. fulltime da 40 ore settimanali. Per esigenze personali ho fatto richiesta di un part-time che mi verrà concesso a 24 ore settimanali.
Nel caso una azienda agricola mi faccia un contratto a tempo determinato durante i periodi in cui hanno maggior lavoro puo essere compatibile? devo rispettare comunque le 48 ore/sett?
Daniele
Roberto
Settembre 04, 22:05Nessun problema a svolgere una seconda attività. Per quanto riguarda il rispetto delle 48 ore settimanali, ritengo di sì, per 2 motivi: uno di natura legale, in caso di infortunio, ed uno per la sua salute fisica e psichica.
gessica
Agosto 24, 17:12Buon giorno Roberto, io lavoro con un contratto con un privato turismo e pubblici esercizi full time di 40 ore settimanali a tempo indeterminato (datore di lavoro privato), vorrei chiedere l’aspettativa per motivi di salute. Attualmente lavoro in cucina, perciò non si possono avere conflitti di interesse perché io vorrei andare a fare un lavoro d’ufficio. L’aspettativa me la concede basta che scrivo la lettera con i mesi che voglio stare a casa.Se io mi metto in aspettativa non retribuita con contratto di 40 ore settimanali, posso lavorare da un’altra parte sempre con contratto di 40 ore alla settimana??Scusi il disturbo ma le chiedo per sicurezza, mettendomi in aspettativa il mio datore di lavoro e l’agenzia per cui andrei a lavorare, possono vedere se io ho un contratto in corso??Comunque posso lavorare 40 ore a settimana essendo in aspettativa con contratto indeterminato di 40 ore??grazie mille in anticipo gessica
Roberto
Settembre 07, 13:16il problema attiene alla motivazione a base della sua aspettativa (motivi di salute). Ciò in quanto l’azienda che gliela concede potrebbe ritenere che non sia la motivazione reale, in considerazione del fatto che non utilizza il tempo di non lavoro per curarsi ma per lavorare presso altra azienda.
Fabio
Agosto 17, 03:56Buonasera,
io ho un contratto part-time a tempo indeterminato 20 ore settimanali.
I miei orari cambiano ogni settimana e variano in una fascia che va dalle 9.00 di mattina alle 2.00 di notte.
Dal momento che ho trovato un secondo lavoro part-time, per ora a tempo determinato, sempre di 20 ore settimanali con orari fissi 4.00-9.00 o 5.00-10.00, volevo sapere come dovrebbe funzionare il limite minimo di riposo giornaliero?
Se devono passare 11 ore da un giorno all’altro, il mio primo datore di lavoro è obbligato nel caso a concedermi dei turni che non vadano oltre le 17-18, dato che il giorno dopo il mio turno nel secondo lavoro inizierebbe entro le 4-5?
E per quanto riguarda i riposi invece come sono regolati?
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
In attesa di una sua risposta ringranzio anticipatamente.
Roberto
Settembre 07, 13:19il quesito è alquanto complesso e avrebbe bisogno di alcuni approfondimenti. Innanzitutto, bisognerebbe sapere per quale motivo il suo part-time non è “fisso”. Se è dovuto ad una turnazione aziendale, con tanto di contratto aziendale che la disciplina; ovvero, è dovuta ad una clausola flessibile inserita nel suo contratto individuale.
Per quanto riguarda il riposo, la norma fa riferimento al limite minimo delle 11 ore ma legato al singolo rapporto di lavoro e quindi non va ad inficiare un secondo lavoro.
Loris
Agosto 16, 13:07Buongiorno.
Vorrei sapere avendo un contratto indeterminato part-time 35ore settimanali dal lunedi al venerdi con una multiservizi spa della zona.
Posso fare anche un lavoro di guardia notturna con retribuzione in voucher.
Se si quante ore massimo posso lavorare oltre le 35?
Grazie per la cortese attenzione.
Roberto
Settembre 08, 11:55il rapporto di lavoro accessorio è un rapporto anomalo rispetto a quello da dipendente e, ritengo, non debba rispettare il cumulo delle 48 ore massime tra i 2 rapporti di lavoro.
caterina
Agosto 07, 16:36salve sono un educatrice che ha attualmente due contratti di lavoro.: uno un contratto di dipendente in una cooperativa sociale e l’altro un accordo di lavoro ad ore (Colf) con la famiglia di un ragazzo disabile.
essendo incinta, a breve dovrò entrare in maternità…. ma non so se chiederla solo ad un dattore di lavoro, se mi spetta con entrambi i contratto o se verrà cumulata un unica maternità? la ringrazio in anticipo se riuscirà a chiarirmi le idee
caterina
Roberto
Agosto 10, 22:47Vanno informati entrambi i datori di lavoro. L’Inps provvederà a pagare la maternità proporizionata alle ore lavorate.
linda
Settembre 01, 19:53Salve, sono stata assunta il 31/12/2014 con contratto part-time 16h tempo indeterminato(tipo contribuzione- lavoratore disoccupato assunto da azienda del mezzogiorno).
Da allora i mesi di iscrizione al centro dell’impiego sono diventati 74.
Vorrei sapere se sono previsti sgravi fiscali per un ulteriore contratto part-time grazie
genny
Agosto 03, 18:35Buon giorno volevo chiederle una cosa: io attualmente ho un contratto a tempo indeterminato di 40 ore settimanali, mi hanno contattata per fare un stage retribuito, ma purtroppo non so ancora di quante ore sia posso avere questi 2 contratti?? Attendo una sua risposta prima possibile grazie mille
Roberto
Agosto 04, 23:23Di per sè, i due rapporti non sono incompatibili, anche perchè lo stage non è un rapporto di lavoro, per quanto retribuito. Si tratterà soltanto di verificare la compatibilità oraria dei 2 rapporti.
genny
Agosto 05, 07:55Grazie mille. Per quanto riguarda invece lavoro full time 40 ore mettendosi in aspettativa non retribuita (mi può spiegare sia se si ci mette in aspettativa per problemi di salute e sia aspettativa per altri motivi) è possibile avere un altro rapporto di lavoro? Ad esempio di 40 ore?grazie mille in anticipo
Roberto
Agosto 05, 23:28Le modalità di richiesta ed ottenimento dell’aspettativa non retribuita possono variare a seconda del contratto collettivo applicato dall’azienda. Generalmente viene concesso sempre in caso di problemi di salute. Negli altri casi, è l’azienda che valuta la concessione. Porsi in aspettativa non retribuita per effettuare un altro lavoro subordinato, non sempre è considerato opportuno. Anche in questo caso, la valutazione va fatta caso per caso. Innanzitutto, verificando la concorrenza tra le 2 aziende. L’azienda presso la quale lavora ora, può considerare ciò come una perdita dell’obbligo di fedeltà e licenziarla per motivi soggettivi.
genny
Agosto 06, 09:02Allora io lavoro con un contratto turismo e pubblici esercizi con contratto full time di 40 ore settimanale, vorrei chiedere l’aspettativa per motivi di salute. Attualmente lavoro in cucina, perciò non si possono avere conflitti di interesse perché io vorrei andare a fare un lavoro d’ufficio. Se io mi metto in aspettativa non retribuita con contratto di 40 ore settimanali, posso lavorare da un’altra parte sempre con contratto di 40 ore alla settimana??grazie mille in anticipo genny
Roberto
Agosto 07, 15:43L’aspettativa per motivi di salute potrebbe avere il rovescio della medaglia. Ci sono alcune sentenze di Cassazione che “validano” un licenziamento nel caso in cui il lavoratore, svolgendo un’altra attività durante la malattia, ritarda la sua guarigione. Anche se, nel caso di specie, la cosa è leggermente diversa, l’azienda potrebbe non accettare la messa in aspettativa, proprio in considerazione del suo stato di salute.
genny
Agosto 07, 20:43Comunque però lo posso fare?
Roberto
Agosto 10, 22:54in linea di massima, la cosa è fattibile.
Federico
Luglio 25, 09:54Salve Roberto,
io da tre anni ho un contratto a tempo indeterminato da 8 ore domenicali, lavoro che mi ha permesso di pagare gli studi universitari.
Essendomi laureato da poco ho cercato lavoro nel ‘mio campo’ e dopo alcuni mesi ho la possibilità di avere un contratto di stage/tempo determinato per 4 mesi full time 40 ore lunedì-venerdì.
Essendo comunque un contratto a tempo non vorrei quantomeno inizialmente rinunciare al lavoro domenicale.
La mia domanda riguarda la compatibilità/incompatibilità dei due contratti in merito al monte ore settimanale, sia in caso di stage sia in caso di contratto a tempo determinato.
Ringrazio anticipatamente
Saluti
Roberto
Luglio 28, 08:50Non sussiste una incompatibilità tra un rapporto a tempo indeterminato e part-time e uno stage, anche in considerazione del fatto che quest’ultimo non è un rapporto di lavoro.
Ritengo che se il rapporto da instaurare non sia di stage ma un rapporto a tempo determinato, restando nelle 48 ore settimanali, non dovrebbe avere problemi di sorta.
Giacomo
Luglio 21, 22:59Salve, è possibile per un lavoratore lavorare in due attività contemporaneamente (non superando il numero di 40 ore settimanali) ?
Mi spiego meglio facendole un esempio: ci sono due attività (in capo a due società diverse) una fa attività di bar e l’altra gelateria (con banconi adiacenti). Può un lavoratore fare le sue 4+4 ore (cioè 8 giornaliere) servendo i clienti dalle 13-21 in entrambi i banconi (che sono confinanti… con un’unico retro banco)?
Grazie
Roberto
Luglio 22, 11:36E’ anomalo un comportamento del genere, in considerazione del fatto che non è “capibile”, da un eventuale ispettore del lavoro, quando termine una delle due attività ed inizia l’altra.