E’ possibile fare due lavori a part time e fino a che orario massimo?
ll cumulo di più rapporti di lavoro part time con più datori di lavoro è possibile, fermo il rispetto dei limiti di orario di lavoro posti a tutela del lavoratore come disciplinati dal D.Lgs. n. 66/2003 (massimo 48 ore la settimana).
A tal fine, anche se non esiste alcun divieto di essere titolari di più rapporti di lavoro non incompatibili, il lavoratore ha l’onere di comunicare ai datori di lavoro l’ammontare delle ore in cui può prestare la propria attività nel rispetto dei limiti
indicati e fornire ogni altra informazione utile in tal senso (vedi circolare Ministero del lavoro n. 8/2005).
Per quanto riguarda la questione relativa al trattamento delle ore che superano le 40 settimanali, queste vanno calcolate in merito al singolo rapporto di lavoro, per cui si ritiene che non si debbono applicare maggiorazioni.
Infine, per quanto riguarda il riposo settimanale, il Ministero del Lavoro con un interpello del 2006 ha confermato che “nelle ipotesi di cumulo di più rapporti di lavoro a tempo parziale con più datori di lavoro, resta fermo l’obbligo del rispetto dei limiti di orario di lavoro e del diritto al riposo settimanale del lavoratore, come disciplinati dal d.lgs. n. 66/2003”.
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1.185 Commenti
Marcello
Luglio 21, 11:45Salve,
Sono titolare di un contratto part.time a 27,20 ore settimanali, alle quali aggiungo regolarmente alcune ore di straordinario, per una monte mensile di supplementari e straordinari che si attesta sulla 40ina di ore.
Mi è stato proposto un lavoro che si affiancherebbe per 20 ore settimanali a quello menzionato.
Sarei in grado di coprirli entrambi, ma vorrei sapere con certezza se gli starordinari e i supplementari che svolgo regolarmente inficiano o meno sul tetto massimo delle 48 ore ammesse.
Ringrazio in anticipo e auguro una Buona Giornata.
Roberto
Luglio 21, 14:08Il calcolo sulle 48 ore settimanali è comprensivo delle ore supplementari e straordinarie.
Antonio
Luglio 21, 14:13Salve Roberto,volevo porle la mia situazione,lavoro nel settore pubblico dei trasporti a Roma presso un’azienda privata a tempo indeterminato full-time posso prendere aspettativa per andare a lavorare in una cooperativa a tempo determinato full-time ovviamente non concorrenziali tra di loro?conosco colleghi che l’anno fatto,grazie mille.
Roberto
Luglio 13, 13:12Assolutamente no. La procedura telematica di presentazione delle dimissioni è obbligatoria, per legge, dal 12 marzo scorso. Il nuovo rapporto di lavoro avrà vita propria.
Antonio
Luglio 21, 11:15Salve Roberto,volevo porle la mia situazione,lavoro nel settore pubblico dei trasporti a Roma presso un’azienda privata a tempo indeterminato full-time posso prendere aspettativa per andare a lavorare in una cooperativa a tempo determinato full-time ovviamente non concorrenziali tra di loro?grazie mille
Daniel
Luglio 13, 00:41Buonasera,
io lavoravo in un’azienda con contratto di apprendista part-time (credo a 36 ore settimanali, di fatto non mi è mai stato presentato il contratto di assunzione) a cui ho portato le dimissioni (per giusta causa) in forma scritta 2 settimane fa. Da circa una settimana ho firmato il contratto ed ho iniziato a lavorare presso un’altra azienda con contratto interinale determinato a 32 ore settimanali e, solo stasera, ho scoperto che il mio ex datore di lavoro non mi ha “mandato avanti” le pratiche per le dimissioni e mi ha chiesto di mandarle per via telematica (cosa che ho prontamente fatto, appena prima di scoprire questo sito). La mia domanda è: è possibile che “lo scherzetto” del mio ex datore di lavoro comprometta o in qualche modo crei problemi al mio attuale nuovo lavoro?
Grazie in anticipo
Roberto
Luglio 13, 13:15Assolutamente no. La procedura telematica di presentazione delle dimissioni è obbligatoria, per legge, dal 12 marzo scorso. Il nuovo rapporto di lavoro avrà vita propria.
Vincenzo
Luglio 12, 16:27Buongiorno e complimenti per il lavoro svolto.
Ho l’opportunità di scegliere di essere assunto o in due società con contratto part-time (20 + 20) oppure in un contratto full-time (40).
Le chiedo visto che sto scegliendo tra questa opportunità ed una con contratto full-time 40 ore ai fini contributistici e di tutela è meglio scegliere un lavoro full-time a 40 ore oppure due lavori part-time a 20 ore.
Grazie
Roberto
Luglio 13, 13:28E’ una scelta soggettiva che ha numerose variabili da considerare. Se dovesse scegliere i 2 rapporti a part-time:
1. Avrà 2 datori di lavoro e 2 luoghi diversi di lavoro da raggiungere
2. In caso di malattia dovrà comunicare a 2 datori di lavoro il suo stato
3. Qualora dovesse andar male con uno dei 2, avrà sempre un altro lavoro in essere (seppur a part-time)
4. ecc.
Da un punto di vista contributivo, bisognerebbe vedere i 2 contratti di lavoro applicati dalle aziende. In linea di massima, non cambia nulla.
Marina
Luglio 12, 14:24Buongiorno,
Vorrei chiederle delucidazioni riguardo al mio lavoro. Ho iniziato a maggio con un contratto part time di 15 ore e 30 a settimana il pomeriggio. Ora mi hanno chiesto di sostituire una collega per un mese, il mattino per altre 17 ore e 30 che vanno ad accumularsi alle altre, totale 33 ore a settimana. Queste ore in più sarebbero straordinari, vorrei sapere a livello di tasse se vanno ad incidere negativamente sulla mia busta paga, ora percepisco circa 440€ al mese a 5,00 € all’ora netti… (le mie colleghe mi hanno consigliato di stare attenta a non superare un tetto di ore straordinarie, ma non mi hanno detto quante ore).
La ringrazio..
Buona Giornata.
Marina
Roberto
Luglio 12, 15:58E’ logico che le ore in più fatte porteranno, in proporzione, un aumento di natura fiscale. Detto ciò, comunque, essendo ore di lavoro supplementare sono retribuite con le maggiorazioni previste dalla contrattazione collettiva e quindi di più rispetto alle ore ordinarie. Per verificare il massimale delle ore di lavoro supplementare, bisognerebbe verificare ciò che prevede il Ccnl applicato dall’azienda. A livello legale non esiste un limite se non il raggiungimento delle ore ordinarie (40 ore settimanali).
Marilena
Luglio 07, 23:12Buonasera,
La mia domanda è….io ho un contratto scolastico di 11 ore settimanali a tempo indeterminato lavoro presso una mensa scolastica come addetta mensa.
Ho lavorato fino al 3 Giugno ed ora sono ferma e credo lo sarò fino all apertura della scuola,volevo domandare io trovando qualcosa da fare posso essere assunta in un altro posto di lavoro con orario full/time o è un problema?
Grazie buona serata.
Roberto
Luglio 08, 14:11In linea di massima, non vi sono preclusioni ad un ulteriore rapporto di lavoro a tempo determinato durante la sospensione della sua attività. Se il suo datore di lavoro è una pubblica amministrazione, valuti l’opportunità di comunicare l’inizio dell’altro rapporto di lavoro.
marialaura
Luglio 07, 18:44Buonasera,
ho un tirocinio formativo part/time di 23,5 ore presso un’azienda.
Posso essere assunta presso un’altra azienza con assunzione a tempo indeterminato e part/time?
E qualora il tirocinio,poi, venisse trasformato in assunzione ci sarebbero problemi?
Grazie
Roberto
Luglio 08, 13:45Il tirocinio non è un rapporto di lavoro e come tale va gestito in maniera differente. In considerazione di ciò, è possibile abbinare un tirocinio ad un rapporto di lavoro ordinario. Nel caso in cui l’azienda per la quale è in essere il tirocinio dovesse assumerla, valuterà la cosa in base alla disponibilità residua rispetto all’altra occupazione.
ROBERTA
Giugno 30, 10:01Ciao Roberto,
mi complimento in primis per la tua professionalita’ e celerita’ nelle risposte e ti pongo i miei quesiti:
da 15 anni lavoro con un contratto part-time 50%,20 ore settimanali di tipo orizzontale con turni pomeridiani variabili sempre nella fascia pomeridiana 14-23 con una nota societa’ di telecomunicazioni in qualita’ di call center.
Ho una laurea in veterinaria e da qualche anno svolgo il tirocino non retribuito in una struttura. Ho voglia di cambiare un po’ quindi sto valutando delle alternative.
In questo frangente ho fatto un colloquio come informatore scientifico per una azienda mangimistica,il contratto e’ a p.iva.La mia domanda e’:i due lavori sono conciliabili?c’e’ un limite di ore?potrei sfruttare eventualmente il periodo di aspettativa non retribuita per svolgere questo lavoro a partita iva?e quale sarebbe la durata dell’aspettativa?e (per curiosita’)qualora invece si trattase di un contratto non a partita iva,potrei sfruttare l’aspettativa per lavorare con un altra societa’?Da un punto di vista fiscale mi conviene mantenere entrambe le attività(22% iva+gestione separate +enpav?giusto?)ed in fine il mio lavoro part time mi consente di avere una borsa di studio o un dottorato?grazie mille
Roberto
Giugno 30, 14:48Le domande sono un po’ tante e molto variegate. Innanzitutto, è possibile far convivere un rapporto di lavoro subordinato ed un rapporto autonomo, ciò in quanto quest’ultimo non soggiace alla normativa sull’orario massimo settimanale di lavoro. In considerazione di ciò, può anche evitare l’aspettativa. Per quanto riguarda la borsa di studio, deve verificare dalla società stessa.
Federica
Giugno 30, 04:51Gentile Roberto,
Io ho attualmente attivo un contratto a chiamata a tempo determinato per un totale di 28h settimanali. Ora ho trovato un secondo impiego dove mi è stato proposto un contratto iniziale di somministrazione di 40h settimanali. Ora mi chiedo se questi due contratti possano coesistere o meno e soprattutto nel caso del contratto a chiamata, a quali soluzioni potrebbe ricorrere il mio datore di lavoro per far sì che insieme al contratto di somministrazione non vengano superate le 40h? Vorrei capire se a livello di retribuzione c’è un modo per poter far coesistere due contratti di questo tipo. Tengo a precisare che il contratto a chiamata cesserà il giorno 7/08/2016 e la data di assunzione del nuovo contratto di somministrazione è invece prevista per i primi di luglio (quindi si tratterebbe di far coesistere questi due contratti per un mese circa).Grazie
Roberto
Giugno 30, 14:45il contratto intermittente non ha una continuità lavorativa a differenza di un rapporto ordinario, anche in somministrazione. Detto questo, ritengo che possano coesistere i 2 rapporti.
Daniele
Giugno 29, 10:58Salve Roberto e grazie in anticipo per la disponibilità. Questo lo scenario:
Sono una categoria protetta, invalido civile con % >79 e sono assunto a tempo indeterminato presso azienda con contratto full time 40 ore/week. Sto valutando la possibilità di mettermi part time e di aprire partita iva per secondo lavoro come libero professionista (mi occupo di consulenza strategica).
Mi chiedevo, ci sono dei limiti di reddito o altri vincoli di cui devo tenere conto prima di aprire la partita iva? e soprattutto, il datore di lavoro presso il quale lavorerei a partita iva può beneficiare delle agevolazioni per l’assunzione di categorie protette come recita la normativa vigente o deve per forza assumermi come dipendente?
Grazie mille,
Daniele
Roberto
Giugno 30, 14:51Non vi è limite e non è prevista, ordinariamente, una limitazione tra i 2 rapporti di lavoro. E’ importante, comunque, che l’azienda (soprattutto se del settore pubblico) sia a conoscenza dell’apertura della partita iva.
Non sussiste una agevolazione in caso di inizio di collaborazione con partita iva.
Redazione web
Giugno 30, 15:34Grazie per la preziosa collaborazione!