E’ possibile fare due lavori a part time e fino a che orario massimo?

ll cumulo di più rapporti di lavoro part time con più datori di lavoro è possibile, fermo il rispetto dei limiti di orario di lavoro posti a tutela del lavoratore come disciplinati dal D.Lgs. n. 66/2003 (massimo 48 ore la settimana).
A tal fine, anche se non esiste alcun divieto di essere titolari di più rapporti di lavoro non incompatibili, il lavoratore ha l’onere di comunicare ai datori di lavoro l’ammontare delle ore in cui può prestare la propria attività nel rispetto dei limiti
indicati e fornire ogni altra informazione utile in tal senso (vedi circolare Ministero del lavoro n. 8/2005).
Per quanto riguarda la questione relativa al trattamento delle ore che superano le 40 settimanali, queste vanno calcolate in merito al singolo rapporto di lavoro, per cui si ritiene che non si debbono applicare maggiorazioni.
Infine, per quanto riguarda il riposo settimanale, il Ministero del Lavoro con un interpello del 2006 ha confermato che “nelle ipotesi di cumulo di più rapporti di lavoro a tempo parziale con più datori di lavoro, resta fermo l’obbligo del rispetto dei limiti di orario di lavoro e del diritto al riposo settimanale del lavoratore, come disciplinati dal d.lgs. n. 66/2003”.

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Autore

Roberto Camera
Roberto Camera 653 posts

Esperto di Diritto del Lavoro e relatore in convegni sulla gestione del personale. Ha creato, ed attualmente cura, il sito internet http://www.dottrinalavoro.it in materia di lavoro. (*Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza)

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1.185 Commenti

  1. daniele
    Giugno 29, 07:18

    buongiorno io ho un contratto part time di 36 ore dal giovedi alla domenica scritto sul contratto ma la mia azienda mi puo far lavorare ad esempio il lunedi???
    perche sapendo di aver libero dal lunedi al mercoledi troverei piu facile un’altro lavoro senza problemi di turni invece cosi facendo non riesco perche ogni settimana mi cambiano i giorni lavorativi.
    come devo comportarmi??grazie

    • Roberto
      Giugno 30, 14:43

      Se la sua attività si svolge a turni, è possibile che l’azienda le richiesta questa flessibilità. Ma qualora il rapporto sia “ordinario”, Lei deve svolgere il part-time nelle giornate e negli orari prescritti dal suo contratto individuale. Eventuali divergenze possono essere risolte inserendo nel contratto la clausola elastiche che prevede l’erogazione di una maggiorazione in caso di svolgimento delle ore in una giornata diversa rispetto a quella contrattualizzata.

  2. nino
    Giugno 28, 22:20

    Buonasera, vorrei chiedere un’informazione riguardo alla possibilità di doppio contratto.
    Lavoro part time 20 ore settimanali ed usufruisco di contratto di solidarietà al 55%(quindi i giorni lavorativi del mese vengono dimezzati quasi). Andrò a firmare un contratto part-time 20ore per un’altra ditta privata con modifica per un solo mese a full time. E’ possibile mantenere entrambi i contratti? Se per il mese in cui sono full time usufruissi di aspettativa facoltativa con la ditta in cui sono parti time, sarebbe possibile ? grazie mille

  3. Angelo
    Giugno 27, 13:17

    Gentile Roberto
    Le pongo il mio quesito:
    Ho un contratto a tempo indeterminato full time a 40 ore settimanali, ora per 3 mesi mi hanno proposto un altro contratto part time a 20 ore settimanali. Posso svolgere entrambi i lavori per questi tre mesi o il vincolo delle 48 ore settimanali si applica comunque?
    Sarebbe importante che accettassi il secondo lavoro perché potrebbe rappresentare una buona opportunità per il futuro tale da farmi decidere di lasciare il primo lavoro. Cosa mi consiglia di fare?
    Grazie per la disponibilità.

    • Roberto
      Giugno 27, 17:41

      L’Inps potrebbe considerare non congruenti i 2 rapporti di lavoro che, sommati, porterebbero a 60 ore settimanali il suo orario di lavoro. La cosa non è automatica ma potrebbe risultare spiacevole, soprattutto se dovesse infortunarsi, in quanto l’Inail potrebbe, a sua volta, non riconoscere l’infortunio causato da Lei per l’imprudenza di non aver operato i giusti riposi tra una prestazione e l’altra.

  4. Roberto
    Giugno 23, 10:26

    più che una autorizzazione, è il caso di informare il suo primo datore di lavoro della volontà di instaurare un secondo rapporto presso una società concorrente. L’importante è far capire che questo secondo rapporto non inficerà negativamente sul primo. Sul discorso del licenziamento, è una sua valutazione.

  5. Francesco
    Giugno 22, 19:33

    Salve,

    ho un contratto jobs act a 24 ore a tempo indeterminato presso una struttura privata convenzionata

    per trattamenti di riabilitazione e mi hanno offerto, sempre nella stessa provincia un par time in un’altra

    struttura convenzionata che si occupa delle stesse cose. Quali sono i miei obblighi in merito? devo richiedere autorizzazione alla prima azienda? Possono licenziarmi? e soprattutto c’è incompatibilità?

    Grazie

  6. Roberto
    Giugno 22, 18:34

    Le consiglio di valutare l’opportunità di lavorare presso l’altra pubblica amministrazione solo dopo aver verificato la compatibilità tra i due lavori e dopo aver chiesto l’autorizzazione, in tal senso, da parte della Regione. In caso affermativo, si ricordi di rispettare il massimale di ore di lavoro settimanale (come media) previsto dal decreto legislativo 66/2003.

    • Eugenio
      Giugno 23, 07:33

      Dopo aver verificato la compatibilità, volevo sapere è se è possibile, per legge, avere 2 contratti part-time presso 2 amministrazioni pubbliche. E nel caso in cui lo sia, che tipo di contratto è possibile instaurare con la seconda (ospedale)?

      • Roberto
        Giugno 23, 09:05

        non vi è una incompatibilità di legge. va verificata caso per caso. Sicuramente l’autorizzazione da parte della Regione risolverebbe tutto. Il contratto è quello subordinato (tempo indeterminato o determinato).

  7. Eugenio
    Giugno 22, 10:33

    Gent.Sig.Roberto,
    sono un lavoratore statale a tempo determinato con contratto in scadenza a dicembre 2016. L’amministrazione (Regione) ha proposto, per stabilizzare me ed altri colleghi, un contratto a tempo indeterminato part-time (18 ore settimanali) da dicembre 2016 e fino a dicembre 2018, trasformandolo, da gennaio 2019 in full time ed indeterminato. In questi due anni mi sarebbe possibile lavorare, anche qui part time, per un’altra amministrazione pubblica (Ospedale)? e se sì, con quale tipo di contratto?
    Grazie mille

  8. Sonia
    Giugno 16, 23:28

    …chiedo scusa, forse non è l’ambito giusto quello in cui ho scritto la mia richiesta. Ringrazio se potrete spostarla dove è più opportuno!

  9. Sonia
    Giugno 16, 23:26

    Buonasera, sto per essere assunta da un’azienda con contratto a tempo indeterminato part time 20 ore. Complessivamente mi richiedono di farne 30 però: 20 in contratto + 10 pagate come rimborso spese o voucher. La motivazione è che con 30 ore tutte comprese nel contratto l’azienda spenderebbe troppo. Cambia davvero così tanto dal momento che con il rimborso spese la tariffa oraria è più alta? E’ paragonabile a ricevere denaro in nero? Se proponessi 25 ore tutto compreso e solo 3 extra? Grazie.

    • Roberto
      Giugno 17, 11:52

      Sicuramente è un azzardo per l’azienda instaurare contemporaneamente, sulla stessa persona, 2 contratti di lavoro così diversi. Sicuramente, una verifica ispettiva farà convertire il rapporto Accessorio in rapporto subordinato, trasformando la tipologia del part-time. La sua proposta è sensata, evitando le 3 ore “extra”.

  10. Maria
    Giugno 14, 14:11

    Attualmente ho concluso col mio datore di lavoro un accordo per esodo incentivato. Il mio rapporto di lavoro cesserà tra tre mesi e usufruiró di permessi per il reinserimento lavorativo pertanto di fatto l’attività si è conclusa. Posso essere assunta a 40 ora in altra azienda in questo periodo di transizione, le due posizioni contributive si sovrapporrebbero per un mese o due.

    • Roberto
      Giugno 15, 09:25

      per evitare una doppia contribuzione e l’eventuale segnalazione da parte dell’Inps, proponga all’azienda che il permesso concesso sia a titolo gratuito.

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