Conseguenze per l’azienda di un licenziamento per GMO

Conseguenze per l’azienda di un licenziamento per GMO

Quali possono essere le conseguenze di un licenziamento per GMO, per l’azienda, oltre a quello dell’impugnazione dinanzi al giudice del lavoro?

In caso di licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, indipendentemente dal tipo di tutela in capo al lavoratore, l’azienda non potrà assumere lavoratori a tempo indeterminato con l’agevolazione Under 36 nei successivi 6 mesi ovvero, qualora il licenziamento sia avvenuto nei successivi 9 mesi dall’assunzione del lavoratore agevolato, l’incentivo va restituito. Ciò vale anche in caso di assunzione con il cd. contratto di rioccupazione.

Problemi anche in caso di assunzione con incentivo donne, in quanto i licenziamenti per GMO impattano sull’incremento occupazionale richiesto dal legislatore.

Infine, problemi ci possono essere anche per l’attivazione dei tirocini, in quanto la normativa regionale prevede il blocco dei tirocini nei 12 mesi successivi al licenziamento per GMO, qualora si tratti di tirocini afferenti alle attività dei lavoratori licenziati.

Queste sono solo alcune delle ricadute in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo.

Per ulteriori approfondimenti:

Conseguenze licenziamento per giustificato motivo oggettivo (GMO)

Leggi anche:

INPS: licenziamenti collettivi e individuali per GMO – tutela NASpI

Azienda non fruisce di ammortizzatori: può procedere a licenziamenti?

Autore

Roberto Camera
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Esperto di Diritto del Lavoro e relatore in convegni sulla gestione del personale. Ha creato, ed attualmente cura, il sito internet http://www.dottrinalavoro.it in materia di lavoro. (*Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza)

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