Tentativo di conciliazione: il datore può non presentarsi?
Roberto Camera risponde alle domande degli utenti
Sono stato convocato, in qualità di datore di lavoro, presso l’Ispettorato del Lavoro per un tentativo di conciliazione. Posso non presentarmi?
Sì, non c’è nessun obbligo a partecipare ad un tentativo di conciliazione. Prima, però, di strappare la convocazione, cerchi di capire qual è il motivo alla base della convocazione.
Visto che l’Ispettorato, in caso di controversia partita dal lavoratore, non convoca la controparte (il datore di lavoro) senza un suo assenso, è possibile che la convocazione riguardi un tentativo di conciliazione monocratico, che ha finalità ben diverse rispetto alla conciliazione ordinaria e che si instaura all’interno di un procedimento ispettivo.
Qualora sia questa la procedura, è il caso che senta il suo consulente, per capire se non sia il caso di intervenire all’invito dell’Ispettorato, al fine di dirimere in fase conciliativa la vertenza.
In modo da chiarire:
- il motivo della convocazione;
- la natura del procedimento (conciliativo volontario o monocratico);
- i possibili vantaggi di una soluzione conciliativa prima che la vertenza assuma una dimensione giudiziale o sanzionatoria.
In sintesi: puoi scegliere di non presentarti, ma farlo senza comprendere il contesto potrebbe essere una mossa controproducente. Un confronto preventivo con il tuo consulente può aiutarti a tutelare al meglio gli interessi dell’azienda.
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