Licenziamento colf: è obbligatorio motivarlo?

Roberto Camera risponde alle domande degli utenti

Licenziamento colf: è obbligatorio motivarlo?

È obbligatorio motivare il licenziamento di una colf?

No, il licenziamento di una collaboratrice domestica non richiede l’obbligo di indicare una motivazione specifica. Si tratta, infatti, di una libera recedibilità (cd. licenziamento ad nutum), in considerazione del grado di fiducia che questo rapporto deve avere.

La ratio di questa disciplina si lega alla natura fiduciaria del rapporto: il lavoro domestico si svolge spesso all’interno delle mura familiari, in un contesto che richiede un elevato livello di fiducia reciproca.

L’obbligo di preavviso

Anche se non serve motivare il licenziamento, il datore di lavoro è comunque tenuto a rispettare i termini di preavviso stabiliti dal CCNL per il Lavoro Domestico.
In alternativa, se si intende procedere con un licenziamento immediato, occorre corrispondere alla lavoratrice o al lavoratore la relativa indennità sostitutiva del preavviso.

I casi in cui serve la motivazione

Ci sono, tuttavia, situazioni in cui il datore di lavoro deve indicare le ragioni del licenziamento:

  • Licenziamento per giusta causa: in presenza di un comportamento grave (ad esempio, furto o gravi inadempienze), è obbligatorio indicare i motivi per iscritto.
  • Licenziamenti discriminatori o ritorsivi: non sono mai consentiti e possono essere impugnati dal lavoratore davanti al giudice.

La tutela della colf

Il lavoratore domestico, pur non godendo delle stesse garanzie di stabilità degli altri lavoratori subordinati, ha comunque diritto a tutele minime fondamentali:

  • rispetto dei termini di preavviso o indennità sostitutiva;
  • divieto di licenziamento discriminatorio;
  • possibilità di impugnare il recesso se contrario a norme inderogabili.

Il licenziamento della colf non richiede, di regola, una motivazione. Tuttavia, il datore deve rispettare tempi e regole fissate dal CCNL e non può mai agire per finalità discriminatorie o ritorsive.
Conoscere queste regole aiuta sia le famiglie datrici di lavoro sia i lavoratori domestici a muoversi correttamente nel delicato ambito del lavoro in casa.

Autore

Roberto Camera
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Esperto di Diritto del Lavoro e relatore in convegni sulla gestione del personale. Ha creato, ed attualmente cura, il sito internet http://www.dottrinalavoro.it in materia di lavoro. (*Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza)

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