L’attività stagionale può essere indicata in un contratto integrativo aziendale?

Roberto Camera risponde al quesito di un utente

L’attività stagionale può essere indicata in un contratto integrativo aziendale?

L’attività stagionale, per attivare un contratto a tempo determinato stagionale, può essere indicata in un contratto integrativo aziendale?

Certo, ma è il caso di andare a definire l’attività “stagionale”. Si tratta di un periodo dell’anno, preventivamente identificato, ove le attività subiscono un incremento significativo, tale da richiedere un surplus di lavoro non presente nel resto dell’anno.

Ragion per cui la durata della “stagionalità” deve essere identificata nel contratto collettivo quale periodo di maggiore produzione, non solo nel numero di mesi ma anche nell’intervallo temporale (es. dal ….. al …..). Qualora il periodo di stagionalità non venga identificato, ovvero qualora superi gli 8 mesi in un anno solare (365 giorni), si rischia che l’attività venga definita dal giudice come “normale”, con tutte le conseguenze del caso.

Nulla vieta che l’azienda abbia più periodi di stagionalità, legati ad altrettante produzioni. In questo caso, i lavoratori assunti devono essere abbinati alla stagionalità di riferimento, al fine di considerare il singolo contratto quale stagionale.

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Roberto Camera
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Esperto di Diritto del Lavoro e relatore in convegni sulla gestione del personale. Ha creato, ed attualmente cura, il sito internet http://www.dottrinalavoro.it in materia di lavoro. (*Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza)

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