In caso di dimissioni di un lavoratore a chiamata, è necessaria la comunicazione telematica o bastano le dimissioni cartacee?

In caso di dimissioni di un lavoratore a chiamata, è necessaria la comunicazione telematica o bastano le dimissioni cartacee?

Un lavoratore “intermittente” è, a tutti gli effetti, equiparato ad un lavoratore ordinario, per cui deve presentare le dimissioni nelle forme previste dalla legge (art. 26, DLvo 151/2015): modalità telematica.

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Roberto Camera
Roberto Camera 507 posts

Esperto di Diritto del Lavoro e relatore in convegni sulla gestione del personale. Ha creato, ed attualmente cura, il sito internet http://www.dottrinalavoro.it in materia di lavoro. (*Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza)

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75 Commenti

  1. Enrico
    Settembre 10, 01:44

    Salve, sono cuoco con contratto a chiamata, é possibile stipulare 2 contratti con 2 diversi ristoranti per aumentare le probabilità di lavorare?
    Grazie

    • Roberto
      Settembre 10, 16:54

      Certo, l’importante è che non abbia stipulato un contatto a chiamata con indennità di disponibilità.

  2. Gio
    Settembre 01, 10:09

    Buongiorno,
    ho un contratto di lavoro a chiamata senza obbligo di risposta come cameriere. Ora, vorrei licenziarmi dall’azienda in cui lavoro. Dovrò farlo con quanti giorni di preavviso? Sarà erogato anche il TFR o altri benefici economici?
    Cordialmente,

    • Roberto
      Settembre 03, 11:30

      I giorni di preavviso sono previsti all’interno del Ccnl applicato dall’azienda. Certamente sarà erogato anche il TFR e le competenze di fine rapporto (es. ferie maturate e non fruite).

  3. Annina
    Luglio 16, 21:00

    Buongiorno,
    Volevo chiedere un informazione..lavoro come commessa in un negozio di abbigliamento, il 01/02/19
    (a 24 anni) mi è stato fatto un contratto intermittente a tempo indeterminato. Ho sempre lavorato tutti i giorni con un giorno a settimana di riposo e non ho mai ricevuto nessuna chiamata ma sono sempre stata fissa negli orari mensili. Adesso ho 26 anni e facendo delle ricerche su internet ho letto che questi contratti devono concludersi al compimento dei 25 anni e non devono superare le 400 giornate (fino ad ora ho lavorato 300 giorni).
    Mi può per favore dire se è veramente così? E se è così come mi devo comportare con l’azienda?
    Spero di essermi spiegata bene, La ringrazio in anticipo.
    Porgo cordiali saluti
    Anna

    • Roberto
      Luglio 22, 15:15

      Il problema non è tanto l’età, in quanto il contratto intermittente potrebbe essere stato stipulato in virtù di una previsione del contratto collettivo che va a bypassare la regola dell’età. Il vero problema è che si tratta di un contatto intermittente che maschera un contratto ordinario. Deve rivolgersi all’ispettorato del lavoro, al quale deve portare tutta la documentazione in possesso, al fine di verificare la congruità tra la forma e la sostanza del suo rapporto di lavoro.

      • Lili
        Settembre 28, 17:11

        Salve ho lavorato con contratto intermittente a tempo indeterminato l’azienda non mi chiamano più al lavoro da 7 mesi e non mi vuole licenziare perché dicono che devono pagare il ticket per la naspi sto cercando altro lavoro ma fin oro non ho trovato niente sono senza alcun indennizzo io avevo fatto anche la domanda di bonus intermittenti ma e stata respinta per motivi di aver avuto troppi giorni lavorativi senza discontinuità precisò che io lavoravo anche 140 ore al mese di estate e di inverno si arrivava intorno a 100 ore prapraticamente a me non mi sembra un contratto intermittente, ma il problema e che non so cosa fare se do le dimissioni perdo la disoccupazione che alternativa cello? Grazie aspetto la sua risposta.

          • Lili
            Settembre 29, 13:58

            Se io do le dimissioni devo dare qualche preavviso? e diritto a tfr non è che lo perdo grazie per la risposta.

            • Roberto
              Settembre 29, 21:31

              Se da le dimissioni deve dare anche il preavviso, altrimenti l’azienda le trattiene l’indennità di preavviso dall’ultima retribuzione. Alla cessazione ha diritto al TFR.

  4. batrace68
    Giugno 10, 16:53

    Salve, ho un contratto a chiamata intermittente senza obbligo di risposta per due mesi e mezzo, i primi 30 giorni sono di prova con contratto che entrambe le parti possono sciogliere. Il mio problema è che dopo le prime tre settimane lavorative non ricevo più chiamate, e visto il tipo di impiego anti covid temo che non ne riceverò più per tutta la durata dell’intero contratto, quindi a presunto reddito zero per giugno e luglio. Ho terminato naspi il 1 maggio e per un solo giorno non rientro nella proroga di 60 giorni che il governo ha approvato. Ora ho come unica alternativa il RDC. Ho ancora 10 giorni per risolvere il contratto entro i termini della prova, ma questo equivale a dimissioni, o dovrebbe chiuderlo la società che mi ha assunto? Grazie e cordiali saluti

    • Roberto
      Giugno 15, 16:07

      il recesso durante il periodo di prova non rientra tra le dimissioni volontarie del lavoratore. Provi comunque a chiedere informazioni all’Inps che eroga il RdC.

  5. Salve volevo chiedere se con un contratto intermittente dove per l’intera durata del contratto la lavoratrice nn garantisce la sua disponibilità,in attesa di chiamata,possa licenziarsi,e se licenziandosi perda il reddito di cittadinanza grazie

    • Roberto
      Giugno 01, 07:46

      Le dimissioni sono sempre possibili, ma questo limita il valore del reddito di cittadinanza, riducendolo (circolare INPS n. 100/2019).

  6. Alex
    Maggio 29, 19:25

    Buonasera, ho letto velocemente i commenti per vedere se il mio caso fosse simile ad altri, ma noto che ci sono troppe sfaccettature.
    Ho un contratto di lavoro intermittente a tempo determinato, con orario non definito, per emittenti televisive locali, livello qualificato 4 senza assunzione obbligatoria con scadenza fine settembre.
    Volevo sapere di quanto è il preavviso da dare e come muovermi
    Grazie mille

      • Salve,
        Ho un contratto a tempo determinato, intermittente. In scadenza a fine anno. Vorrei però, interrompere il contratto, quindi licenziarmi a metà settembre, per dei problemi familiari.
        ( in realtà io lavoro fisso, non sono a chiamata)
        Comunque, la procedura per il licenziamento e sempre la stessa? Ho un tempo di preavviso ( verbalmente già dato) che devo rispettare? Dopo aver fatto la lettera telematica.
        Grazie mille, in anticipo.
        Buona giornata, Matteo.

        • Roberto
          Agosto 12, 16:12

          In primis, la cosa che consiglio è denunciare il falso rapporto intermittente all’ispettorato del lavoro. Questo per regolarizzare la prestazione lavorativa e recuperare i contributi evasi. Per quanto riguarda il preavviso, questo è disciplinato dalla contrattazione collettiva.

        • Lili
          Agosto 26, 11:31

          Salve ,io o lavorato con contratto a chiamata a tempo indeterminato l’azienda non mi chiama piu al lavoro da piu di 6 mesi vorrei andare su disoccupazione ma loro dicono che non mi possono licenziare ma nemmeno non mi chiamano al lavoro non so cosa fare come posso chiedere la disoccupazione? O fatto anche la domanda di bonus intermittenti ma e stata respinta per motivi di aver avuto troppi giorni lavorativi senza discontinuità quindi non usufruendo di nessun ammortizzatori sociali avrai in qualche modo la possibilità di chiedere naspi ? Grazie aspetto la sua risposta.

  7. Ai89
    Maggio 12, 08:59

    Buongiorno, ho un contratto intermittente in una azienda di retail in veneto, con scadenza il 30 settembre 2020. Secondo l’azienda non ho diritto alla cassa integrazione in deroga e quindi vorrei chiedere: l’azienda può anticipare la risoluzione del contratto per permettermi di ricevere la NASPI? se sì, in che modo?
    Grazie mille

    • Roberto
      Maggio 18, 14:06

      No, non può farlo perchè sarebbe considerato un licenziamento per giustificato motivo oggettivo, oggi non praticabile stante il blocco dei licenziamenti. Lei potrà richiedere l’indennità una tantum prevista dal Ministero del Lavoro con il Decreto Interministeriale n.10 del 04/05/2020.

  8. Egli
    Aprile 25, 18:45

    Buon giorno io ho un contratto a chiamata indeterminato e percepisco la naspi, se mi volessi licenziare continuerei a percepire la naspi?
    Grazie

    • Roberto
      Aprile 27, 18:30

      Ritengo che la percezione della sua Naspi sia collegata ad un precedente rapporto di lavoro cessato involontariamente, per cui ritengo che non vi siano problemi. Provi, comunque, a fare una telefonata al call center dell’inps.

  9. Mario
    Febbraio 10, 18:35

    Buonasera,
    ho un contratto a chiamata senza obbligo di disponibilità a lavorare. Bisogna dare preavviso per le dimissioni? Basta lasciar scadere il contratto non rendendosi mai disponibile alle chiamate? Qual è il modo migliore per porre fine a questo contratto?
    Grazie,

    • Roberto
      Febbraio 11, 08:00

      Se si tratta di un contratto a tempo determinato, non è previsto il preavviso, in quanto la risoluzione anticipata può avvenire solo per giustificato motivo. A questo punto potrebbe arrivare a scadenza senza rispondere alle chiamate.

  10. Eleonora
    Gennaio 20, 19:17

    Buonasera roberto,
    Ho attualmente un contratto a chiamata senza obbligo di risposta, con poca probabilità di ulteriori chiamate (ma che nel caso farebbero comodo per guadagnare qualcosina).
    Vorrei accedere ad uno stage extracurriculare e per quello dovrei essere disoccupata, devo dimettermi dal primo?
    e nel caso possono chiedermi un preavviso/risarcimento anche se effettivamente non sto lavorando e non ho ulteriori chiamate?
    Domani mattina dovrei eventualmente dimettermi e non so come fare
    grazie

    • Roberto
      Gennaio 21, 08:20

      Buongiorno, dalle informazioni in mio possesso, il lavoratore conserva lo stato di disoccupazione per tutto il periodo del contratto a chiamata se la retribuzione annua prevista è inferiore a 8.145 euro annui.

      • Ale
        Ottobre 17, 16:50

        Salve, ho un contratto a chiamata a tempo determinato di un mese( che scade tra circa 15 GG) non ho mai fatto una giornata di lavoro e nel frattempo ho trovato un altro impegno, qualche giorno fa ho avuto la prima chiamata che ho dovuto rifiutare, dopo il rifiuto mi hanno chiesto di dare le dimissioni. Questo mi sembra strano dato che non ho nessun obbligo alla risposta e in più a breve il contratto scade. Cosa mi consiglia?

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