Il Family Act è legge: misure per conciliare famiglia e lavoro

Il Senato ha approvato la riforma a sostegno delle famiglie con figli. Sono molte le misure previste dal Governo

Il Family Act è legge: misure per conciliare famiglia e lavoro

Il Family Act è legge. Per la prima volta l’Italia di doterà di un disegno organico di misure pensate appositamente per le famiglie. Il provvedimento è stato approvato dal Consiglio dei ministri n. 51, su proposta della Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, e della Ministra del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo.

Family Act: cos’è

Il Family Act è una riforma a sostegno delle famiglie con figli ed ha lo scopo di promuovere la genitorialità e la funzione sociale ed educativa del nucleo familiare, contrastare la riduzione delle nascite, valorizzare la crescita armoniosa delle bambine, dei bambini e dei giovani e favorire la conciliazione della vita familiare con il lavoro, specialmente quello femminile.

Family Act: cosa prevede

Il disegno prevede un potenziamento del sistema del welfare, con l’introduzione dell’assegno unico e universale, il sostegno alle spese per i percorsi educativi dei figli, la revisione dei congedi parentali con la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura dei figli per entrambi i genitori, misure di incentivo al lavoro femminile e un’attenzione al tema della formazione e dell’emancipazione giovanile.

Cosa si impegna a fare il Governo

Il Governo, con l’attuazione del Family Act, si impegna a:

  1. istituire un assegno universale mensile per ogni figlio a carico fino all’età adulta, senza limiti di età per i figli con disabilità;
  2. rafforzare delle politiche di sostegno alle famiglie per le spese educative e scolastiche, e per le attività sportive e culturali;
  3. riformare i congedi parentali, con l’estensione a tutte le categorie professionali e congedi di paternità obbligatori e strutturali;
  4. introdurre incentivi al lavoro femminile, dalle detrazioni per i servizi di cura alla promozione del lavoro flessibile;
  5. assicurare il protagonismo dei giovani under 35, promuovendo la loro autonomia finanziaria con un sostegno per le spese universitarie e per l’affitto della prima casa.

Nell’esercizio delle deleghe previste, il Governo dovrà attenersi ai seguenti principi e criteri direttivi:

  • assicurare l’applicazione universale di benefici economici ai nuclei familiari con figli, secondo criteri di progressività basati sull’applicazione di indicatori della situazione economica equivalente (Isee), tenendo anche conto del numero dei figli a carico;
  • promuovere la parità di genere all’interno dei nuclei familiari, favorendo l’occupazione femminile, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno, anche attraverso la predisposizione di modelli di lavoro volti ad armonizzare i tempi familiari di lavoro e incentivare il lavoro del secondo percettore di reddito;
  • affermare il valore sociale di attività educative e di apprendimento, anche non formale, dei figli, attraverso il riconoscimento di agevolazioni fiscali, esenzioni, deduzioni dall’imponibile o detrazioni dall’imposta sul reddito delle spese sostenute dalle famiglie o attraverso la messa a disposizione di un credito o di un contributo economico vincolato allo scopo;
  • prevedere l’introduzione di misure organizzative, di comunicazione e semplificazione che favoriscano l’accesso delle famiglie ai servizi offerti e la individuazione degli stessi.

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