Fringe benefit e utenze domestiche: quali immobili rientrano nel rimborso?
Roberto Camera risponde alle domande degli utenti
Fringe benefit e utenze domestiche: quali immobili rientrano nel rimborso?
Nel quadro delle agevolazioni concesse ai dipendenti, una delle misure più discusse è il rimborso delle utenze domestiche sotto forma di fringe benefit. Ma a quali immobili si riferisce questo tipo di beneficio? Solo alla prima casa o anche ad altre proprietà?
A chi si applica il rimborso?
Il rimborso può riguardare le utenze domestiche (come luce, gas, acqua) riferite a immobili:
- posseduti o detenuti dal dipendente, dal coniuge o dai suoi familiari;
- a uso abitativo, indipendentemente dal fatto che vi sia o meno la residenza o il domicilio;
- per i quali il dipendente o i suoi familiari sostengano effettivamente la spesa.
Quindi, non è necessario che l’immobile sia adibito a prima casa o che il lavoratore vi abiti stabilmente.
Quali immobili sono inclusi?
Possono rientrare nel rimborso anche:
- immobili diversi dalla prima abitazione;
- immobili intestati a familiari, se la spesa è a carico del dipendente;
- utenze domestiche intestate al condominio, se riconducibili all’abitazione e se il dipendente può dimostrarne l’effettivo pagamento.
Cosa è importante dimostrare?
La condizione essenziale è che il lavoratore (o il familiare) sia effettivamente responsabile del pagamento delle utenze. È dunque consigliabile conservare le ricevute o le attestazioni che comprovano il sostenimento della spesa.
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