Congedi e permessi per malattie gravi: come gestirli nel rispetto della privacy
Roberto Camera risponde alle domande degli utenti
La Legge 106/2025 tutela i lavoratori con gravi patologie. Ma in che modo il datore di lavoro può accertare la presenza dei requisiti, senza accedere ai dati sanitari del dipendente?
La Legge n. 106 del 2025, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 171 del 25 luglio 2025, introduce importanti novità in tema di diritti dei lavoratori affetti da patologie gravi, prevedendo congedi straordinari e permessi retribuiti per coloro che si trovano in condizioni di salute particolarmente compromesse, come nei casi di malattie oncologiche, invalidanti o croniche.
Ma come può un datore di lavoro sapere se il proprio dipendente rientra tra i beneficiari di queste agevolazioni? La questione è tutt’altro che banale, soprattutto considerando i vincoli sulla privacy e la riservatezza dei dati sanitari dei lavoratori.
Quali agevolazioni prevede la Legge 106/2025 per i lavoratori malati?
Le agevolazioni previste per i lavoratori affetti da malattie oncologiche, ovvero da malattie invalidanti o croniche, previste dalla legge n. 106/2025, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 171 del 25 luglio 2025, saranno operative in momenti diversi:
- il congedo biennale: dal 9 agosto 2025 (15 giorni successivi alla pubblicazione in GU della Legge);
- i permessi: dal 1° gennaio 2026.
In merito alla verifica del requisito soggettivo, relativo al tipo di malattia ed alla percentuale di invalidità posseduta dal lavoratore, la certificazione dovrà essere rilasciata dal medico di medicina generale o dal medico specialista e portata, dal lavoratore stesso, al medico competente, che dovrà verificare i due parametri e fornirvi una dichiarazione che abilita il lavoratore a fruire degli istituti suindicati.
Il lavoratore non potrà fornire direttamente a Voi la documentazione medica, in quanto il datore di lavoro non può acquisire documenti riguardanti la salute del lavoratore (articolo 5, della Legge n. 300/1970).
L’entrata in vigore della Legge 106/2025 richiede ai datori di lavoro e agli HR di strutturare correttamente i flussi informativi con il medico competente, evitando di richiedere informazioni mediche al lavoratore, anche in buona fede.
Il rispetto della norma è essenziale non solo per tutelare il dipendente, ma anche per prevenire contestazioni o responsabilità da parte dell’azienda.
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