Apprendistato professionalizzante e limiti ai contratti a termine
Roberto Camera risponde alle domande degli utenti
L’apprendistato professionalizzante, essendo un contratto a tempo determinato, va conteggiato nel calcolo del massimale dei contratti a termine?
No, l’apprendistato professionalizzante non va conteggiato nel massimale previsto per i contratti a tempo determinato.
Il motivo è semplice: si tratta di un contratto a tempo indeterminato sin dall’origine, anche se nella sua fase iniziale prevede un percorso formativo obbligatorio, finalizzato all’acquisizione di una qualificazione professionale.
Cosa dice la normativa?
Secondo l’articolo 41, comma 1, del D.Lgs. n. 81/2015, il contratto di apprendistato professionalizzante è strutturato come un rapporto a tempo indeterminato, con un periodo iniziale dedicato alla formazione on the job. Tale formazione è regolata da un piano formativo individuale, sottoscritto da entrambe le parti.
Al termine del periodo di apprendistato, il rapporto prosegue automaticamente, senza necessità di trasformazione, perché il contratto è già a tempo indeterminato. Non vi è, quindi, alcuna interruzione o cambio di natura giuridica del contratto.
In sintesi
Tenga presente che la qualificazione del giovane comporta la prosecuzione del rapporto di lavoro e non la trasformazione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato, poiché l’apprendistato professionalizzante è sin dall’origine un contratto a tempo indeterminato con finalità formativa.
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