Responsabilità solidale negli appalti: come ridurre i rischi?
Roberto Camera risponde alle domande degli utenti
È possibile eliminare il rischio della responsabilità solidale nell’ambito degli appalti?
Nel contesto degli appalti di lavori, servizi e forniture, la responsabilità solidale rappresenta uno degli aspetti più delicati per il committente. Non è solo una questione giuridica: si tratta di una tutela concreta per i lavoratori, che coinvolge direttamente chi affida i lavori a terzi.
Cosa prevede la legge
Ai sensi dell’articolo 29, comma 2 del D.Lgs. 276/2003, in caso di appalto di opere o servizi, il committente è responsabile in solido con l’appaltatore (e con eventuali subappaltatori) per il pagamento:
- dei trattamenti retributivi;
- dei contributi previdenziali e assicurativi;
- delle somme dovute a titolo di TFR e mensilità aggiuntive.
Questa responsabilità si estende per tutto il periodo di durata dell’appalto e fino a due anni dalla cessazione del contratto, e può essere azionata dai lavoratori o dagli enti previdenziali anche in via diretta.
È possibile escluderla?
No. La responsabilità solidale non è derogabile da accordi tra le parti o da clausole contrattuali. Anche in presenza di una dichiarazione liberatoria, il lavoratore conserva il diritto ad agire contro il committente, se l’appaltatore risulta inadempiente.
Cosa può fare il committente?
Se è vero che non è possibile eliminare la responsabilità solidale, è altrettanto vero che esistono strategie per mitigare il rischio. In particolare, il committente può:
- richiedere mensilmente la documentazione attestante il versamento di stipendi, contributi e premi assicurativi (es. copia F24, DURC, buste paga);
- inserire clausole contrattuali che prevedano la sospensione dei pagamenti in caso di irregolarità da parte dell’appaltatore;
- verificare la solidità economica e la storia contributiva dell’impresa appaltatrice prima dell’affidamento;
- prevedere fideiussioni o garanzie bancarie, a copertura di eventuali inadempimenti.
Perché è importante agire in prevenzione
Un controllo formale e continuativo consente di dimostrare la diligenza del committente, anche in sede giudiziaria. In caso di contenzioso, la presenza di verifiche documentate può incidere sull’entità delle sanzioni e rafforzare la posizione difensiva dell’azienda.
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