Congedo di paternità alternativo: quando spetta al padre lavoratore

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Congedo di paternità alternativo: quando spetta al padre lavoratore

Quando è possibile ricevere, da parte di un lavoratore padre dipendente, il congedo di maternità?

Il congedo di paternità alternativo, disciplinato dall’art. 28 del Decreto Legislativo n. 151/2001, consente al padre lavoratore dipendente di usufruire del congedo normalmente previsto per la madre, in casi eccezionali e ben definiti dalla legge.

In quali casi il padre può richiedere il congedo?

Il congedo di paternità alternativo può essere concesso esclusivamente nelle seguenti situazioni:

  • morte o di grave infermità della madre;
  • abbandono del figlio da parte della madre;
  • affidamento esclusivo del minore al padre.

In queste circostanze, il padre ha diritto ad astenersi dal lavoro per tutta la durata del congedo di maternità o per la parte residua non ancora fruita dalla madre.

Come richiedere il congedo?

Per accedere al congedo di paternità alternativo, il lavoratore deve:

  • presentare al datore di lavoro documentazione che attesti la condizione che dà diritto al congedo (es. certificato di infermità, provvedimento di affidamento);

  • in caso di abbandono, rilasciare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio (ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000).

Questi adempimenti sono fondamentali per legittimare l’assenza e attivare le relative tutele.

Autore

Roberto Camera
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Esperto di Diritto del Lavoro e relatore in convegni sulla gestione del personale. Ha creato, ed attualmente cura, il sito internet http://www.dottrinalavoro.it in materia di lavoro. (*Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza)

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