A Venezia un progetto per creare sviluppo grazie allo smart working

Lo smart working può creare opportunità imprenditoriali e di lavoro sul territorio: il progetto parte da Venezia

A Venezia un progetto per creare sviluppo grazie allo smart working

Lo chiamano working from anywhere, ed è una nuova modalità di lavoro sviluppatasi di recente con la diffusione dello smart working. In italiano vuol dire “lavorare dovunque”, il che significa che si può vivere in un luogo e lavorare in un luogo diverso. Anche lontanissimo. Sono le nuove frontiere del mondo del business, soprattutto digitale, libere e senza vincoli spaziali. Questo nuovo approccio crea dei risvolti anche sul piano delle singole realtà territoriali, che possono avere vantaggi dal punto di vista dello sviluppo residenziale. Attualmente, nonostante il modello abbia trovato applicazione a livello internazionale (è utilizzato ad esempio in Estonia, alle Barbados, in Islanda o a Dubai), quasi nessuno ha ancora pensato di sfruttarlo per creare appeal e richiamo verso un determinato luogo. E questa visione lungimirante e pionieristica è alla base del progetto Venywhere, organizzato dalla Fondazione di Venezia e dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, che punta a promuovere, nella località lagunare, un nuovo modello di residenzialità legato proprio agli anywhere workers.

Smart Working produttivo: nasce Venywhere

L’iniziativa è nata dalla lettura di una situazione in costante cambiamento, che può aprire scenari molto interessanti per lo sviluppo dell’economia locale. I “lavoratori nomadi” possono trasformarsi in una specifica categoria di residenti temporanei, che può crescere in maniera considerevole se li si accoglie con soluzioni funzionali alle loro esigenze. La loro presenza può risultare strategica per il consolidamento di attività artigianali e commerciali già attive, e può creare opportunità imprenditoriali e di lavoro per residenti stabili, studenti fuorisede e anche per gli stessi anywhere workers. 

Come funziona il progetto

Ma cosa prevede nello specifico il progetto Venywhere? I punti evidenziati sul sito della Fondazione di Venezia sono i seguenti:

  • sul piano residenziale e lavorativo, offrire una situazione “plug and play” che consenta a chi arriva di avere un alloggio fornito di connessione su fibra funzionante, spazi di coworking, e l’essere sostenuti nella risoluzione delle principali difficoltà burocratiche;
  • sul piano dei servizi, permettere di interfacciarsi con chi offre o vuole offrire servizi che integrano gli anywhere workers nella città, proponendo, ad esempio, visite artistiche e culturali, la pratica di sport lagunari, la conoscenza e la degustazione della cucina locale, la relazione con scuole di artigianato, l’apprendimento dell’italiano, ma anche favorire le connessioni con luoghi di incontro e dibattito, in primis le Università;
  • sul piano dell’innovazione sociale, coinvolgere gli anywhere workers nella vita della città, offendo un esempio pilota di “intelligenza collettiva” al servizio della comunità.

Inizialmente il progetto prevede la creazione di una startup innovativa che possa sostenersi economicamente e crescere, con l’ambizioso obiettivo di replicare il modello veneziano anche in altre città storiche italiane.

Autore

Federica Barbi
Federica Barbi 158 posts

Laureata in Lettere Moderne all’Università Federico II di Napoli, Giornalista e Social Media Manager. "Gioco" con le parole da tutta la vita. Ogni giorno provo ad usarle con armonia: “La comunicazione non è quello che diciamo, bensì quello che arriva agli altri”

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