Sicurezza sul lavoro 2025: novità della Legge 167/2025
Cosa cambia per la sicurezza sul lavoro nei settori marittimo, portuale, pesca e ferroviario
Il 14 novembre 2025 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale (n. 265) la Legge n. 167/2025, un provvedimento che punta a migliorare la qualità della produzione normativa e a semplificare un sistema spesso frammentato e complesso. Tra le novità di maggiore interesse per il mondo del lavoro spicca la delega al Governo per il riordino della disciplina relativa alla tutela della salute e della sicurezza nei settori portuale, marittimo, delle navi da pesca e ferroviario.
Si tratta di comparti caratterizzati da un livello di rischio elevato e da regole eterogenee, spesso stratificate nel tempo. La delega mira a ricondurre questa materia al quadro generale del D.Lgs. 81/2008, così da creare un sistema più coerente, leggibile e uniforme sia per i datori di lavoro sia per i lavoratori.
Cosa prevede la riforma
Il Governo avrà il compito di armonizzare l’insieme delle norme esistenti, eliminando duplicazioni e contraddizioni e rendendo più chiara la ripartizione delle responsabilità lungo tutta la filiera produttiva. L’obiettivo è quello di facilitare l’applicazione delle regole, semplificare gli adempimenti e garantire un livello di tutela che non dipenda più dalle specificità settoriali, ma da un impianto normativo unitario.
La riforma punta anche a migliorare la comprensibilità delle procedure, soprattutto nei contesti operativi più complessi. Una disciplina più semplice e integrata dovrebbe agevolare la gestione quotidiana della sicurezza, rendendo più lineari processi come la valutazione dei rischi, la gestione delle emergenze, l’utilizzo delle attrezzature e l’organizzazione della formazione. Una maggiore chiarezza normativa aiuterà imprese, responsabili della sicurezza e lavoratori ad orientarsi in un quadro più stabile e coerente.
Perché è una novità rilevante
Un intervento di coordinamento di questa portata può incidere significativamente sull’organizzazione delle attività lavorative, soprattutto in ambiti dove la sicurezza rappresenta un elemento critico. Le aziende potrebbero beneficiare di obblighi più chiari, procedure meno frammentate e tempi operativi più lineari, mentre i lavoratori avrebbero regole più comprensibili e uniformi indipendentemente dal settore in cui operano.
Si tratta quindi di una riforma che, oltre alla semplificazione, punta a migliorare la qualità delle misure di prevenzione, ridurre il rischio di errori interpretativi e rendere più efficace il sistema di tutela.
I prossimi passaggi
Per capire nel dettaglio cosa cambierà, sarà necessario attendere i decreti attuativi. La delega rappresenta infatti solo il primo passo: i contenuti concreti della riforma emergeranno con i provvedimenti che il Governo emanerà nei prossimi mesi. Da questi testi dipenderanno i nuovi standard, le modalità operative aggiornate e gli eventuali adeguamenti da parte delle aziende.
La Legge n. 167/2025 segna l’avvio di un percorso di semplificazione e riordino della normativa sulla sicurezza nei settori portuale, marittimo, pesca e ferroviario. L’allineamento al Testo Unico 81/2008 rappresenta un’opportunità per rendere più efficace e comprensibile un sistema che, ad oggi, è considerato complesso e frammentato. Un quadro normativo più coerente può migliorare la gestione della sicurezza, rafforzare la prevenzione e offrire maggiore tutela ai lavoratori.
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