NASpI e regime impatriati: chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

NASpI e regime impatriati: chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Con la risposta n. 228/E del 1° settembre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti sul trattamento fiscale della NASpI per i lavoratori rientrati dall’estero che beneficiano del regime agevolativo impatriati.

Il quesito posto

Un lavoratore rientrato dall’Irlanda nel 2022, che aveva aderito al regime speciale per impatriati (D.Lgs. 147/2015), ha chiesto se la NASpI percepita nel 2024 dovesse essere dichiarata con la riduzione prevista dall’agevolazione (imponibilità al 30%) o tassata interamente.

Il quadro normativo

  • Regime speciale impatriati (art. 16, D.Lgs. 147/2015): applicabile a chi ha trasferito la residenza in Italia entro il 31 dicembre 2023, con riduzione al 30% dei redditi di lavoro dipendente, assimilati, autonomi e d’impresa.
  • Nuovo regime impatriati (D.Lgs. 209/2023): in vigore dal 2024 per chi trasferisce la residenza fiscale da quell’anno in poi, con nuove regole e platea di beneficiari.

La risposta dell’Agenzia delle Entrate

Secondo l’Amministrazione finanziaria:

  • la NASpI è un’indennità di disoccupazione che sostituisce redditi da lavoro dipendente;
  • non è corrisposta a fronte di un’attività lavorativa, ma per la perdita involontaria del lavoro;
  • di conseguenza non può beneficiare del regime agevolativo impatriati.

La NASpI deve quindi essere assoggettata a tassazione per l’intero importo e non nella misura ridotta del 30%.

Implicazioni pratiche

  • In sede di Modello Redditi 2025, la NASpI va indicata per l’intero importo riportato nella Certificazione Unica INPS.
  • I benefici fiscali per i lavoratori impatriati continuano ad applicarsi solo ai redditi effettivamente generati da un’attività lavorativa in Italia.

Conclusioni

Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate mette in evidenza un punto cruciale: i benefici del regime speciale per lavoratori impatriati non si estendono alle prestazioni di sostegno al reddito, come la NASpI, poiché non derivano da un’attività lavorativa svolta in Italia.
Per i professionisti e le aziende è quindi importante distinguere con attenzione tra redditi agevolabili e indennità escluse, così da evitare errori dichiarativi e pianificare in modo corretto la gestione fiscale.

Per un quadro completo delle novità sul nuovo regime agevolativo impatriati 2025, ti invitiamo a leggere anche l’approfondimento dedicato: Ultimi chiarimenti sul nuovo regime agevolativo impatriati 2025.

Autore

Michele Del Buono
Michele Del Buono 175 posts

Sono un Social Media Manager e Copywriter con esperienza nel settore. Laureato in Mediazione Linguistica e Culturale presso L'Orientale, ho completato due master in Digital Marketing e Social Media. Il mio mantra quotidiano è "Sii positivo e raggiungi i tuoi obiettivi"

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