Immigrazione e lavoro: cosa cambia con il Decreto 146/2025
Nuove regole per l’ingresso dei lavoratori stranieri e la gestione dell’immigrazione
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 230 del 3 ottobre 2025, il Decreto Legge n. 146/2025 introduce disposizioni urgenti in materia di ingresso regolare di lavoratori e cittadini stranieri e di gestione del fenomeno migratorio.
Il provvedimento aggiorna la disciplina già contenuta nel D.L. 145/2024 (convertito nella Legge 187/2024) e consolida alcune misure sperimentali introdotte per semplificare i procedimenti di assunzione e rafforzare la lotta allo sfruttamento lavorativo.
Semplificazione dei nulla osta e limiti alle richieste
Diventa strutturale la precompilazione delle richieste di nulla osta al lavoro, già sperimentata nel 2025.
Il termine per il rilascio del nulla osta non decorre più dalla presentazione della domanda, ma dal momento in cui la richiesta viene imputata alla quota d’ingresso, rendendo il processo più aderente alle quote disponibili.
Maggiori controlli e verifiche
I controlli sulla veridicità delle dichiarazioni dei datori di lavoro si estendono oltre il lavoro subordinato classico, includendo:
- casi particolari di assunzione;
- programmi di volontariato e ricerca;
- lavoratori altamente qualificati;
- trasferimenti intra-societari.
Questo rafforza la trasparenza del sistema e tutela sia i datori di lavoro onesti sia i lavoratori stranieri.
Permesso di soggiorno e attività lavorativa
Il Decreto amplia le possibilità di lavoro per gli stranieri che si trovano in attesa della conversione del permesso di soggiorno, oltre alle ipotesi di rilascio e rinnovo già previste.
Una misura che consente continuità occupazionale, riducendo i periodi di inattività e precarietà.
Maggiore tutela per le vittime di sfruttamento
Si uniformano le regole sui permessi di soggiorno concessi a vittime di tratta, violenza domestica e sfruttamento lavorativo:
- durata portata da 6 a 12 mesi;
- estensione dell’assegno di inclusione anche ai titolari di permessi ex articoli 18 e 18-bis del Testo Unico Immigrazione.
Tavolo Caporalato e partecipazione degli enti religiosi
Il Governo stabilizza l’operatività del Tavolo Caporalato, consentendo la partecipazione anche a enti religiosi civilmente riconosciuti.
Un segnale forte nella lotta allo sfruttamento e nell’integrazione di realtà del Terzo Settore impegnate nella tutela dei diritti dei lavoratori.
Contingenti speciali per l’assistenza familiare e sociosanitaria
Per il triennio 2026-2028 viene confermato un contingente di 10.000 ingressi annui al di fuori del sistema delle quote, destinato a lavoratori impiegati nei servizi di assistenza familiare o sociosanitaria, in particolare per persone con disabilità o ultraottantenni.
Una misura che risponde all’esigenza crescente di personale qualificato in un settore in forte espansione demografica e sociale.
Volontariato e programmazione triennale dei flussi
Il decreto prevede che anche il contingente dei giovani stranieri ammessi a programmi di volontariato sociale venga definito ogni tre anni, allineandosi alla periodicità dei decreti flussi e garantendo maggiore stabilità organizzativa.
Ricongiungimento familiare: tempi più lunghi ma più certi
Il termine per il rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare passa da 90 a 150 giorni, in armonia con il limite massimo di nove mesi previsto dalle direttive europee.
Una modifica che mira a uniformare la normativa italiana a quella comunitaria, mantenendo però maggiore chiarezza sui tempi procedurali.
Verso il nuovo Decreto Flussi 2026-2028
Parallelamente, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il D.P.C.M. sulla programmazione dei flussi d’ingresso legale dei lavoratori stranieri per il triennio 2026-2028.
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è attesa a breve: il nuovo Decreto Flussi definirà il numero complessivo di ingressi consentiti e i criteri di priorità per settori produttivi e Paesi di provenienza.
Generazione Senza Frontiere: la business line di Generazione Vincente per l’inserimento dei lavoratori stranieri
Nel contesto delineato dal nuovo Decreto, si inserisce in modo sinergico “Generazione Senza Frontiere”, la business line del Gruppo Generazione Vincente SpA dedicata alla gestione dei processi di selezione, formazione e inserimento lavorativo di cittadini stranieri.
L’obiettivo è facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro attraverso percorsi di integrazione linguistica, culturale e professionale, in linea con i principi di regolarità, trasparenza e valorizzazione del capitale umano.
Grazie alla collaborazione con istituzioni, enti formativi e realtà internazionali, Generazione Senza Frontiere contribuisce concretamente alla costruzione di canali legali e sicuri di ingresso nel mercato del lavoro italiano, sostenendo il modello di migrazione circolare promosso dal Governo.
Un approccio che trasforma la gestione dell’immigrazione in una leva di crescita economica e sociale condivisa, coerente con la mission di Generazione Vincente: valorizzare le persone e costruire opportunità sostenibili per imprese e lavoratori.
Il Decreto Legge 146/2025 segna un passo avanti importante verso un sistema di ingresso regolare e sostenibile dei lavoratori stranieri.
Semplificazioni amministrative, maggiori controlli, tutele potenziate e una programmazione triennale dei flussi rappresentano strumenti concreti per governare un fenomeno complesso e strutturale.
In questa direzione, iniziative come Generazione Senza Frontiere mostrano come il mondo del lavoro possa diventare un punto d’incontro tra esigenze produttive e inclusione sociale.
Fonte: Dottrina per il Lavoro & Gazzetta Ufficiale
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