Certificazione di parità di genere: le novità INPS sull’esonero contributivo 2025

Certificazione di parità di genere: le novità INPS sull’esonero contributivo 2025

L’INPS, con il messaggio n. 3804 del 16 dicembre 2025, ha comunicato importanti novità sull’esonero contributivo 2025 legato alla certificazione di parità di genere. Sul “Portale delle Agevolazioni” (ex DiResCo) è infatti disponibile il modulo telematico SGRAVIO_PAR_GEN, necessario per l’invio delle domande di esonero contributivo da parte dei datori di lavoro privati che abbiano ottenuto la certificazione entro il 31 dicembre 2025.

Per accedere correttamente al modulo, l’anno di riferimento da selezionare sarà il 2025. La data di rilascio della certificazione non potrà in alcun caso essere in alcun caso successiva al 31 dicembre 2025, termine essenziale ai fini dell’ammissibilità all’agevolazione.

Esonero contributivo e certificazione di parità di genere: termini e requisiti

Ai fini dell’accesso all’esonero contributivo INPS, è necessario rispettare specifici termini e requisiti nella compilazione del modulo telematico. In particolare, dovranno essere indicati:

  • i dati identificativi del datore di lavoro (matricola e codice fiscale);
  • la retribuzione media mensile globale stimata per il periodo di validità della certificazione;
  • l’aliquota contributiva media;
  • la forza aziendale;
  • la dichiarazione sostitutiva contenente l’identificativo del certificato, l’organismo di certificazione accreditato e la data di emissione.

Il corretto inserimento di tali informazioni è fondamentale per evitare errori che potrebbero compromettere l’accesso all’agevolazione contributiva.

Come calcolare la retribuzione media mensile globale ai fini dell’esonero

Particolare attenzione va prestata alla compilazione del campo relativo al calcolo della retribuzione media mensile globale, uno degli elementi più rilevanti della domanda di autorizzazione all’esonero contributivo.

Il valore da indicare deve rappresentare la somma complessiva delle retribuzioni medie di tutti i lavoratori nel periodo di validità della certificazione di parità di genere, e non la media riferita al singolo dipendente. Si tratta, quindi, dell’ammontare totale delle retribuzioni medie erogate o da erogare per l’intera forza lavoro in carico al datore di lavoro.

L’esonero contributivo come leva per inclusione e sostenibilità

L’esonero contributivo previsto per le imprese in possesso della certificazione di parità di genere, così come altre recenti novità normative in materia di validazione delle certificazioni, rappresenta un incentivo concreto per promuovere politiche di inclusione e pari opportunità.

Oltre a ridurre il costo del lavoro per i datori di lavoro privati, l’agevolazione contribuisce a rafforzare l’impegno delle aziende verso una cultura organizzativa più equa e sostenibile, in linea con gli obiettivi nazionali ed europei in tema di lavoro, inclusione e responsabilità sociale.

In un contesto normativo in continua evoluzione, la capacità di interpretare correttamente misure come l’esonero contributivo legato alla certificazione di parità di genere diventa un elemento strategico per le imprese, chiamate a coniugare competitività, compliance e valorizzazione del capitale umano.

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