Occupazione in crescita a maggio 2025, andamenti diversi per età
Occupazione in crescita a maggio 2025, ma con segnali misti tra le fasce d’età
L’ultima rilevazione mensile dell’ISTAT sull’andamento del mercato del lavoro – pubblicata il 2 luglio – offre un quadro articolato, in cui alla crescita degli occupati e dei disoccupati si accompagna una significativa riduzione del numero di inattivi. Un segnale complesso, che merita attenzione soprattutto in chiave di politiche attive e di programmazione degli interventi di accompagnamento al lavoro.
Più occupati, meno inattivi
A maggio 2025 gli occupati crescono dello 0,3%, pari a +80mila unità. L’incremento coinvolge sia uomini che donne, ed è trainato dai lavoratori over 50, dai dipendenti permanenti e dagli autonomi. A calare sono invece i dipendenti a termine e le fasce più giovani. Il tasso di occupazione sale al 62,9%, guadagnando 0,2 punti rispetto al mese precedente.
Parallelamente, diminuiscono gli inattivi tra i 15 e i 64 anni: -1,4%, ovvero -172mila persone. Si tratta di un calo esteso a tutti i gruppi demografici, che riporta il tasso di inattività al 32,6%, in calo di mezzo punto percentuale.
Più disoccupati, ma in cerca attiva
Un elemento apparentemente contraddittorio è rappresentato dalla crescita dei disoccupati: +7,1%, pari a +113mila unità. Un dato che, letto in parallelo con il calo degli inattivi, suggerisce un ritorno attivo sul mercato del lavoro di persone prima scoraggiate o non disponibili. Il tasso di disoccupazione sale così al 6,5%, mentre quello giovanile raggiunge il 21,6%.
Il confronto trimestrale e tendenziale
Nel trimestre marzo-maggio 2025, rispetto al trimestre precedente, si registra una crescita di 93mila occupati (+0,4%). In parallelo, crescono leggermente anche i disoccupati (+13mila unità) e diminuiscono gli inattivi (-94mila unità).
Il confronto con maggio 2024 evidenzia un aumento degli occupati dell’1,7% (+408mila persone). A crescere sono soprattutto gli over 50 e i 25-34enni, mentre calano gli under 24 e i 35-49enni. Il tasso di occupazione, su base annua, sale di 0,8 punti percentuali. Positivi anche i dati su base annua per gli inattivi: -2,6%, pari a 320mila unità in meno.
Differenze di genere e tipologia contrattuale
L’analisi disaggregata per genere evidenzia un miglioramento per entrambi i sessi. A maggio, i tassi di occupazione salgono sia per gli uomini (+0,1 punti) che per le donne (+0,2). Cala il tasso di inattività per entrambi i generi, mentre la disoccupazione cresce leggermente per gli uomini (+0,5) e in modo contenuto per le donne (+0,3).
L’incremento occupazionale è trainato dai contratti stabili: aumentano i dipendenti a tempo indeterminato (+0,4%) e gli autonomi (+0,3%), mentre calano i contratti a termine (-0,2%). La tendenza annuale conferma questo andamento: +2,4% i dipendenti permanenti, +3,5% gli autonomi, -5,5% i contratti a termine.
Dinamiche generazionali: under 34 in difficoltà
L’elemento più critico riguarda le generazioni più giovani. Tra aprile e maggio, i 15-34enni registrano un calo del tasso di occupazione e un aumento della disoccupazione. Tra i 15-24enni, anche il tasso di inattività è in crescita su base annua. Una dinamica che segnala l’urgenza di interventi mirati di orientamento, formazione e politiche attive del lavoro, per colmare il disallineamento tra domanda e offerta.
Al contrario, i lavoratori più maturi (soprattutto over 50) confermano un trend positivo sia in termini di occupazione che di partecipazione attiva al mercato del lavoro.
Leggi anche: La nota di aprile 2025 sull’andamento dell’occupazione
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