Occupazione aprile 2025: stabile il mercato del lavoro

Occupazione aprile 2025: stabile il mercato del lavoro

Ad aprile 2025 il mercato del lavoro italiano mostra una fotografia complessa, fatta di equilibri dinamici tra occupati, disoccupati e inattivi. Secondo l’ultima nota mensile diffusa dall’ISTAT il 3 giugno, il numero degli occupati resta stabile su base mensile, mentre cala il tasso di disoccupazione e cresce lievemente la quota di inattivi.

Occupazione: equilibrio mensile, crescita tendenziale

Il numero degli occupati ad aprile 2025 si conferma stabile rispetto al mese precedente, mantenendo il tasso di occupazione fermo al 62,7%. La stabilità è frutto di dinamiche interne: cresce l’occupazione tra donne, giovani adulti (25-34 anni), over 50, lavoratori autonomi e dipendenti a termine, mentre si registra un calo tra uomini, fasce d’età centrali e lavoratori a tempo indeterminato.

Su base trimestrale (febbraio-aprile 2025 vs novembre 2024-gennaio 2025), gli occupati aumentano di 96mila unità (+0,4%), segnale di un consolidamento occupazionale.

Ancora più evidente la crescita tendenziale: rispetto ad aprile 2024, gli occupati sono 282mila in più (+1,2%), con aumenti per uomini, donne, 25-34enni e over 50, e un calo tra i più giovani (15-24 anni) e i 35-49enni. In un anno, il tasso di occupazione è salito di 0,5 punti percentuali.

Disoccupazione in calo, ma con dinamiche diverse per età

Il numero di persone in cerca di lavoro cala del 3,1% su base mensile (-48mila unità), coinvolgendo entrambi i generi e tutte le fasce d’età, ad eccezione dei 25-34enni dove il numero resta stabile. Il tasso di disoccupazione si attesta al 5,9%, in calo di 0,2 punti, mentre quello giovanile scende al 19,2% (-1,2 punti).

Nel confronto annuo, la flessione è ancora più marcata: -12,2% rispetto ad aprile 2024, pari a 209mila persone in meno in cerca di lavoro.

Inattività in lieve crescita: torna a salire il tasso

Parallelamente, cresce la quota di inattivi (15-64 anni): +0,3% su base mensile (+39mila unità). L’aumento riguarda tutte le classi d’età tranne i 25-34enni, dove si osserva una riduzione. Il tasso di inattività sale al 33,2% (+0,1 punti). Tuttavia, nel confronto trimestrale e annuo si registra un lieve miglioramento complessivo: -0,4% su base trimestrale e +0,1% rispetto a un anno fa.

Differenze di genere: dinamiche opposte nel breve periodo

Il confronto mensile mostra variazioni opposte tra uomini e donne. Gli uomini registrano un lieve aumento del tasso di occupazione (+0,1 punti) e una diminuzione della disoccupazione (-0,3 punti), ma anche un incremento dell’inattività. Al contrario, tra le donne cala il tasso di occupazione (-0,2 punti) e cresce quello di inattività, mentre la disoccupazione rimane stabile.

Tuttavia, su base annua entrambi i generi migliorano: il tasso di occupazione sale di 0,6 punti tra gli uomini e 0,4 tra le donne, mentre la disoccupazione cala rispettivamente di 0,8 e 0,9 punti. L’inattività cala tra gli uomini, ma cresce tra le donne.

Occupazione per tipologia contrattuale: crescita degli autonomi, calo dei tempi indeterminati

Nel dettaglio della tipologia contrattuale, ad aprile 2025 si osserva un aumento su base mensile di dipendenti a termine (+0,8%) e autonomi (+1,0%), mentre calano i dipendenti permanenti (-0,5%).

Su base annua, invece, crescono i dipendenti permanenti e gli autonomi (+2,2%), ma si registra un deciso calo dei contratti a termine (-6,1%), segnale di una possibile transizione verso forme di lavoro più stabili o di un ridimensionamento delle esigenze a breve termine delle imprese.

Classi d’età: segnali contrastanti tra giovani e adulti

Tra marzo e aprile, cala la disoccupazione sotto i 35 anni, ma cresce l’inattività tra i 15 – 24 e resta stabile tra i 25 – 34, dove si osserva un miglioramento dell’occupazione.
Per le fasce 35 – 49 e over 50, cala l’occupazione e aumenta l’inattività, mentre la disoccupazione resta stabile o in lieve calo.
Su base annua, l’occupazione cresce in tutte le fasce, tranne tra i 15 – 24 anni. L’inattività diminuisce tra 25 – 34 e over 50, ma aumenta tra i più giovani e i 35 – 49.

Vuoi un quadro più ampio sull’evoluzione del mercato del lavoro? Leggi anche il nostro articolo precedente: clicca qui.

Autore

Michele Del Buono
Michele Del Buono 159 posts

Sono un Social Media Manager e Copywriter con esperienza nel settore. Laureato in Mediazione Linguistica e Culturale presso L'Orientale, ho completato due master in Digital Marketing e Social Media. Il mio mantra quotidiano è "Sii positivo e raggiungi i tuoi obiettivi"

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