BONUS SCUOLA: LAVORATORI DISCRIMINATI
Ricorso al Tar da parte dell’Anief contro quella che viene definita una “inspiegabile esclusione degli insegnanti precari e di tutto il personale non docente che lavora nella scuola”. Questi ultimi sono chiamati in gergo Ata. Quale sarebbe la discriminazione oggetto della controversia? Il mancato versamento a queste due categorie del bonus di 500 euro per l’aggiornamento, mentre, secondo il sindacato, la riforma sulla Buona Scuola obbliga anche loro a formarsi in servizio, al pari dei colleghi beneficiari del finanziamento. “Nel decreto di attivazione del bonus – spiega l’Anief – il Ministero dell’Istruzione si è dimenticato di loro. Perdendo un’occasione importante, perché la somma, da rendicontare entro il 31 agosto 2016, permetterà, per la prima volta, al personale della scuola di accedere ad una formazione a scelta e a spese del proprio datore di lavoro, che è lo Stato”. Solo quest’anno saranno almeno 300 mila i lavoratori che sarebbero stati illegittimamente esclusi: il motivo della discriminazione sarebbe quello di far risparmiare alle casse dello Stato oltre 150 milioni annui.
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