Staff leasing ai tempi del jobs act: il lavoro tramite agenzia più tutelante dell’assunzione diretta [M. Amoroso]

Michele Amoroso - Amministratore unico Generazione vincente S.p.A.

Michele Amoroso – Amministratore unico Generazione vincente S.p.A.

Il Jobs Act, con il contratto a tutele crescenti, ha profondamente modificato la disciplina della tutela dei lavoratori nel caso di licenziamento illegittimo.
In buona sostanza, ai nuovi assunti alle dirette dipendenze delle aziende sarà riconosciuta prevalentemente una tutela risarcitoria, predeterminata e pari a due mensilità di retribuzione per ogni anno di anzianità maturata in azienda, con un massimo di 24 mensilità.
In tale scenario normativo, estremamente innovativo, perde evidentemente di significato ogni battaglia ideologica in passato condotta nei confronti dello Staff Leasing, ossia del lavoro subordinato a tempo indeterminato svolto tramite le agenzie per il lavoro autorizzate. Ed infatti, la principale critica che è stata rivolta a tale istituto riguardava proprio la non applicazione ai lavoratori così assunti della tutela prevista dall’art. 18.
È evidente che una volta caduto l’art. 18 viene meno il pomo della discordia.
E così il lavoro a tempo indeterminato tramite agenzia diviene addirittura più tutelante per i lavoratori rispetto all’assunzione diretta presso l’azienda utilizzatrice.
In primo luogo è di tutta evidenza che se la tutela del lavoratore si esaurisce, in definitiva, nel diritto al pagamento di una somma di denaro, allora la presenza dell’agenzia per il lavoro, al fianco dell’impresa utilizzatrice, non può che garantire ulteriormente il soddisfacimento del credito. Ma vi è di più: i lavoratori assunti tramite agenzia possono contare pure sulla tutela prevista dalla procedura di ricollocazione dell’art. 25 del CCNL di settore, oltre che sulle tutele del Jobs Act. Vi è poi un sostanzioso Welfare di Settore, tutto finanziato dalla bilateralità, che fornisce ai dipendenti tramite agenzia un’apposita tutela sanitaria, contributi economici per gli asili nido e strumenti di sostegno alla maternità, oltre l’accesso a credito agevolato senza interessi per prestiti personali fino a 10 mila euro. Si tratta di strumenti normalmente sconosciuti ai lavoratori assunti alle dirette dipendenze delle aziende che migliorano la qualità del lavoro e della vita. Ma sopra ogni cosa contribuisce alla tutela del lavoratore il core business stesso delle agenzie per il lavoro che hanno tutto l’interesse di ricollocare il dipendente ogni qual volta si verifichi un’interruzione dell’attività lavorativa. A tal fine una grossa mano proviene dai fondi Formatemp che consentono alle agenzie di procedere effettivamente alla formazione continua dei dipendenti e di riqualificarli per essere sempre pronti a rispondere puntualmente alle esigenze provenienti dal mercato.

In tale scenario è incomprensibile la scelta annunciata dal legislatore di limitarne la possibilità di impiego in azienda nell’ambito di un limite di contingentamento sensibilmente inferiore a quello previsto per il contratto di lavoro a tempo determinato, questo si contratto precario.

Autore

Michele Amoroso
Michele Amoroso 1 posts

Amministratore Unico - Generazione vincente S.p.A.

Vedi tutti gli articoli di questo autore →