CONSULENTI LAVORO SU ACCESSO A EMAIL DIPENDENTE
“La Corte di Cassazione ha stabilito che la presenza della password nella casella di posta del lavoratore rivela la chiara volontà dell’utente di farne uno spazio a sé riservato. Di conseguenza, l’accesso abusivo di soggetti terzi alla casella e-mail protetta da password personalizzata, anche se aziendale, costituisce reato”. A dirlo la Fondazione Studi dell’Ordine dei consulenti del lavoro in un approfondimento giuridico.
Sull' autore

Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.
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